“Si può tradurre in movimento Eduardo De Filippo?” E’ la domanda motore dello spettacolo “Io vulesse truvà pace”, di Antonio Formisano della Compagnia Borderline. Mercoledì 24 luglio all’Isola G2 del Centro Direzionale di Napoli.
Lo spettacolo si inserisce nella rassegna “Nuove Direzioni” dell’associazione Le Dramaturgie, nell’ambito della terza edizione di “Affabulazione. Espressioni della Napoli policentrica” del Comune di Napoli.
“Una drammaturgia che in un gioco di significanti e significati si espande alle circostanze e al territorio con le nuove generazioni così da far incontrare un grande classico e lo skyline dell’Isola G del Centro Direzionale e da creare un dialogo con le parti naturistiche e antiche di Napoli che da quel quartiere si scorgono e in esso riecheggiano. Si tratta, dunque, di un’occasione performativa che con il linguaggio di un giovane coreografo vuole creare la giusta attrazione per le nuove generazioni di napoletani verso l’opera di uno dei maggiori drammaturghi del Novecento”.