Sintesi dell’intervento dell’ingegnere Massimo Facchini, Presidente del Consorzio stabile di ingegneria HUB Engineering, al convegno sull’Intelligenza Artificiale tenutosi all’Unione Industriali di Napoli lo scorso 26 gennaio.
Il futuro del ruolo del progettista con l’avvento dell’Intelligenza Artificiale
L’Intelligenza Artificiale, una forza rivoluzionaria, non ha risparmiato nemmeno il mondo della progettazione e del project management. Non solo ridefinendo il modo in cui affrontiamo i progetti, ma influenzando profondamente l’efficienza, l’automazione e il successo dei nostri sforzi.
Una ricerca di Gartner prevede che entro il 2030 l’80% delle attività di gestione dei progetti sarà gestito dalla IA, grazie alla diffusione di strumenti come le learning machines e gli strumenti di elaborazione del linguaggio, alimentati da enormi quantità di dati.
Vediamo quali sono i vantaggi che l’IA apporta alla gestione dei progetti:
- Semplificazione dell’avvio e della pianificazione: i project manager possono prendere decisioni informate basate su dati, eliminando congetture e creando piani di progetto più precisi;
- Automazione e ottimizzazione dei compiti: le risorse umane vengono liberate dai compiti monotoni, riducendo il rischio di errori nella distribuzione delle attività;
- Analisi predittiva: possibilità di prevedere con precisione le tempistiche dei progetti, gli sforamenti di budget e il fabbisogno di risorse;
- Gestione e mitigazione dei rischi: strategie di mitigazione dei rischi, assicurando una gestione proattiva;
- Allocazione e ottimizzazione delle risorse: l’IA analizza competenze, disponibilità e carichi di lavoro, garantendo un’allocazione intelligente e una gestione finanziaria efficace;
- Controllo del progetto e del gruppo di progettazione: l’IA monitora la qualità del progetto, generando metriche di performance;
- Comunicazione e collaborazione: con le sue capacità di elaborazione del linguaggio naturale, l’IA semplifica la comunicazione e migliora la collaborazione nei team distribuiti globalmente;
- Gestione dei documenti: l’IA ordina e categorizza automaticamente i documenti, semplificando il recupero delle informazioni e risparmiando tempo;
- Facilitazione del lavoro a distanza: in un contesto di lavoro remoto diffuso, l’IA fornisce informazioni sull’impegno del team e sugli eventuali problemi derivanti dall’ambiente di lavoro remoto;
- Integrazione con altri strumenti e servizi: gli strumenti di project management basati sull’IA si integrano facilmente con altri software, migliorando la collaborazione e l’efficienza.
Tuttavia, è importante considerare anche i limiti dell’IA:
- Qualità e disponibilità dei dati: dati incoerenti o incompleti possono portare a risultati distorti;
- Pregiudizi dell’IA: gli algoritmi possono ereditare pregiudizi dai dati storici, portando a discriminazioni;
- Costi: l’implementazione dell’IA può essere costosa, rappresentando una sfida per le aziende con budget limitati;
- Problemi di integrazione e sicurezza dei dati: l’integrazione con i sistemi esistenti può essere complessa, e la sicurezza dei dati è una preoccupazione;
- Scalabilità: assicurare che le soluzioni di IA siano scalabili è una sfida, specialmente con la crescita dell’organizzazione o del progetto.
Non è solo una questione di adattamento a nuove tecnologie, ma di guidarle per soddisfare i nostri obiettivi e requisiti specifici. L’IA è un alleato potente per la progettazione e il project management, dipende da noi sfruttarne appieno il potenziale con intelligenza e responsabilità.