27 agosto. San Giovanni a Teduccio, area orientale di Napoli. Brucia un capannone in via delle Repubbliche Marinare. I tecnici dell’ARPAC di Napoli intervengono insieme ai Vigili del Fuoco. Vengono posizionati un campionatore ad alto flusso per la ricerca di diossine e furani dispersi in atmosfera e un laboratorio mobile per il monitoraggio della qualità dell’aria, ad integrazione delle stazioni fisse della rete. Saranno così acquisiti i dati orari delle concentrazioni del particolato (PM10 e PM2.5) e del monossido di carbonio, degli ossidi di azoto e dell’ozono.
29 agosto. I primi risultati del campionamento (27-28 agosto, ad incendio ancora in corso) indicano un valore di concentrazione di PCDD/PCDF (diossine e furani), pari a 14,5 pg/Nm3 I-TEQ – picogrammi per normal metro cubo in termini di tossicità totale equivalente. Ossia mostrano un superamento del valore rispetto alle concentrazioni di tossicità equivalente mediamente riscontrabili in ambiente urbano (soggette a grande variabilità) dell’ordine di 0,1 pg/m3 (Linee guida dell’Oms e valore di riferimento correntemente utilizzato dalla comunità scientifica). Fra il pomeriggio di domenica 27 e la mattina del 29 si evidenziano picchi orari della concentrazione del particolato, che per il PM10 ha superato la media giornaliera fissata dalla norma. Le stazioni fisse della rete di monitoraggio della qualità dell’aria hanno rilevato – nella stazione di Napoli Via Argine, ubicata a nord-est rispetto al luogo dell’incendio e a quasi 4 km di distanza – un aumento delle concentrazioni orarie di benzene (fino a 4,8 µg/m3) nel corso del pomeriggio di domenica 27. Non si può escludere che tale incremento sia riconducibile all’incendio che in quelle ore non era ancora stato spento. I limiti non sono stati comunque superati domenica 27 e lunedì 28.
30 agosto. I risultati del secondo campionamento relativo alla concentrazione di diossine e furani dispersi in atmosfera (28-29 agosto) indicano un valore di 81,8 I-TEQ pg/Nm3 – picogrammi per normal metro cubo in termini di tossicità totale equivalente. Quindi ancora oltre i limiti. Il laboratorio mobile installato nelle immediate vicinanze dell’incendio (PM10 e PM2.5) continua ad evidenziare picchi orari nella concentrazione del particolato anche nella giornata del 29.
1° settembre. L’intervento dell’Arpac è ancora in corso. I risultati relativi al terzo e al quarto ciclo di campionamento (29-30 e 30-31 agosto), eseguiti allo scopo di misurare la concentrazione di diossine e furani dispersi in atmosfera, restituiscono rispettivamente valori di 153,8 I-TEQ pg/Nm3 e 38,1 I-TEQ pg/Nm3 (picogrammi per normal metro cubo in termini di tossicità totale equivalente). Le concentrazioni restano dunque superiori ai valori di riferimento, ma si evidenzia una significativa riduzione dopo il picco di 153,8 I-TEQ pg/Nm3 del 29-30 agosto. Il monitoraggio prosegue. Quanto alle concentrazioni orarie di monossido di carbonio, ossidi di azoto, ozono e particolato (PM10 e PM2.5), l’esame dei dati grezzi evidenzia dei picchi anche per il 30 agosto, seppure in attenuazione rispetto ai giorni precedenti. Di seguito, si riepilogano i dati ad oggi disponibili inerenti al monitoraggio PCDD/PCDF eseguito.
Dati campionamento: Via delle Repubbliche Marinare,128 Coordinate GPS Lat. 40°50’34’’ N; Long.1418’29.10’’ E
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Risultato (I TEQ pg/NM3 ) Sommatoria PCDD/PCDF
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Limite di Quantificazione (I TEQ pg/NM3) |
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Campionamento | 27- 28 agosto 2023 | 14,5 |
0,0145 |
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Campionamento | 28- 29 agosto 2023 | 81,8 | ||
Campionamento | 29- 30 agosto 2023 | 153,8 | ||
Campionamento | 30- 31 agosto 2023 | 38,1 | ||
Campionamento | 31 agosto – 1 settembre 2023 | In itinere
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E non è finita…