L’Organizzazione marittima internazionale (IMO) delle Nazioni Unite ha deliberato di istituire un’area di controllo delle emissioni (ECA) nell’Atlantico nord-orientale. Lo rende noto l’associazione Cittadini per l’Aria che la giudica una “decisione storica”. Lungo le coste dell’Atlantico l’aria sarà infatti molto più pulita.
“Oggi è una giornata storica per la riduzione dell’inquinamento atmosferico causato dalle navi” dichiara Anna Gerometta, presidente di Cittadini per l’aria.
“Quasi tutte le acque europee – ha dichiarato la presidente Anna Gerometta – diventeranno presto aree di controllo delle emissioni (…) L’ECA atlantica colmerà il divario tra le ECA esistenti nel Mare del Nord, nel Mar Baltico e quella che entrerà in vigore fra pochi giorni nel Mar Mediterraneo. Una regolamentazione armonizzata che favorisce parità di condizioni per l’industria marittima in Europa. È stata la rete di ONG di 13 Paesi europei, di cui facciamo parte, ad aver inserito questo punto in cima all’agenda politica”.
Il Rapporto ambientale sul trasporto marittimo europeo 2025 mostra una riduzione del 70% degli ossidi di zolfo dal 2014 all’interno delle Aree di Controllo delle Emissioni. E però, aggiunge Gerometta,- “sarà ancora consentito bruciare il tossico olio combustibile pesante (HFO), i cui gas di scarico vengono ‘ripuliti’ dagli scrubber e le cui acque di lavaggio vengono poi scaricate nell’oceano riducendo i risultati ottenuti per l’ambiente. Per questo è fondamentale che, oltre all’espansione delle ECA, si vieti al più presto lo scarico delle acque di lavaggio degli scrubber, come hanno già fatto diversi Paesi come Danimarca, Finlandia e Svezia…”