A metà luglio è iniziata la raccolta delle firme per l’abrogazione della legge Calderoli sull’autonomia differenziata. Dal 26 luglio si è aperta la possibilità di raccogliere le firme anche in modalità on line, per la prima volta in Italia. Dopo sole tre settimane è stato raggiunto l’obiettivo del mezzo milione di firme raccolte, solo considerando le adesioni che sono conteggiate dalla piattaforma del Governo.
Non trapelano ancora i dati delle adesioni che sono state raccolte nei banchetti in giro per l’Italia. Nessuno avrebbe previsto un successo così repentino. La legge Calderoli sembrava scivolare sul velluto. L’approvazione parlamentare era avvenuta senza alcun intoppo, ed i Governatori delle Ragioni del Nord avevano subito scritto una lettera al Governo per chiederle l’avvio delle trattative per stipulare le intese sul trasferimento immediato delle competenze esclusive sulle nove materie non Lep, quelle che non richiedono secondo la legge la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni.
Manca ancora un altro mese e mezzo per completare la raccolta delle firme sul referendum per l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata. In realtà i banchetti resteranno operativi sino a circa la metà del mese di settembre, perché ora la procedura referendaria richiede che per ogni firma sia presentata anche copia del certificato elettorale. Siamo sempre in Italia ed una dose abbondante di inutile burocrazia deve essere sempre presente.
La piattaforma on line continuerà ad essere operativa sino alla fine del mese di settembre. È molto probabile che le firme raccolte supereranno abbondantemente il milione. E questa cifra peserà sui tavoli della politica. Forza Italia ha già molto raffreddato la sua posizione a favore della autonomia differenziata ed ha innescato il freno a mano per i prossimi passi. Staremo a vederle cosa accadrà in autunno.