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Il paese della biodiversità. La mostra di National Geographic e NBFC

Il patrimonio naturale italiano

by Redazione
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Un maschio di volpe rossa scende lungo un pendio innevato, nel cuore dell’inverno. Questa specie, notoriamente opportunista e adattabile, ha un areale enorme, un’ecologia molto plastica, pertanto può vivere in ambienti estremamente diversi. In Italia si trova praticamente ovunque, dai centri urbani sino alle aree più remote e selvagge, come le montagne dell’Appennino centrale dove è stata scattata questa immagine. © Bruno D’Amicis

 

Dal 20 gennaio al 30 aprile 2025, nella sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche a Roma, si terrà la mostra Il paese della biodiversità. Il patrimonio naturale italiano, di National Geographic Italia e National Biodiversity Future Center (NBFC).

Una cinquantina di scatti di The Wild Line – il collettivo di fotografi naturalistici composto da Marco Colombo, Bruno D’Amicis e Ugo Mellone – selezionati da National Geographic, “raccontano il lato selvaggio del nostro paese, esplorando il legame tra la sua biodiversità, le attività umane e le conseguenze dei cambiamenti climatici”.

«Questa mostra è, prima di tutto, un piccolo racconto della ricchezza del nostro patrimonio naturale, che ritrae specie iconiche come l’orso marsicano, il lupo, la lince, ma anche animali di cui molti di noi non conoscono nemmeno l’esistenza e che pure hanno un ruolo cruciale nei nostri ecosistemi. In questo senso, il messaggio che racchiude è che la natura va salvaguardata nel suo insieme, nella sua complessità, e che la biodiversità del nostro paese è un capitale di valore inestimabile». Marco Cattaneo, direttore di National Geographic.

«L’importanza della mostra è nel valore in sé della stessa e negli obiettivi di comunicazione scientifica che si pone. In particolare, attraverso di essa tante ragazze e ragazzi delle nostre scuole si avvicineranno alla scoperta della natura, svilupperanno curiosità per lo studio scientifico e per la tutela della biodiversità, come sancito dall’art 9 della nostra Costituzione». Luigi Fiorentino, presidente NBFC.

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