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Il gatto è vivo e morto

by Piera De Prosperis
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Nella Fonderia di Villa Bruno, a San Giorgio a Cremano, il 6 marzo alle ore 9,30 si terrà un seminario di studi dal titolo a dir poco curioso, per i non addetti ai lavori scientifici: Il gatto è vivo e morto.

Si tratta di un paradosso, il paradosso del gatto di Schrödinger, ideato nel 1935. Si tratta di un esperimento mentale, quindi solo immaginato, che il fisico austriaco Erwin Schrödinger utilizzò per mostrare l’assurdità del terzo principio della meccanica quantistica: il principio di sovrapposizione degli stati.

Non spetta certo a me dare una spiegazione scientificamente corretta di tale paradosso, bisognerà andare al convegno. Il focus di base è il confronto tra pensiero scientifico e pensiero banale e non ho dubbi su quale posizione avrà la meglio anche tenendo conto che l’iniziativa è aperta alle scuole del territorio. I ragazzi hanno bisogno di interessarsi al mondo scientifico spesso considerato ostico e distante. Le dimostrazioni per assurdo, i paradossi come quello celeberrimo di Zenone e la tartaruga che tutti abbiamo studiato e che forse è rimasto anche più impresso del motivo per cui era stato formulato, incuriosiscono ed abituano al ragionamento per assurdo.

E’una sfida all’intelletto, un modo per stimolare la creatività e per rimettere in discussione affermazioni dogmatiche.

Sentiremo lunedì cosa ci diranno i professori Mario ed Ernesto Di Maio. La curiosità è tanta.