Ieri, domenica 2 dicembre, circa diecimila persone – a detta di Italia Nostra – sono scese in piazza a Messina per dire NO al ponte sullo Stretto. A manifestare, oltre alle associazioni ambientaliste e ai comitati civici, anche politici, studenti e i cosiddetti cittadini “espropriandi”.
Secondo il presidente del Consiglio Regionale di Italia Nostra Sicilia, Leandro Janni, “il progetto del ponte sullo Stretto è la risposta sbagliata, inutile e dannosa ai problemi del Meridione del Paese. (…) Il ponte sullo Stretto è tecnicamente un azzardo considerato il fatto che al mondo il ponte più lungo a campata unica, per il passaggio di treni, tir e auto, è di 1400 metri, mentre quello sullo Stretto di Messina dovrebbe raggiungere i 3300 metri. Il ponte sullo Stretto non risolve il problema della mancanza di una efficiente rete dei trasporti interna alle regioni meridionali e della Sicilia e Calabria, dove vi sono autostrade e strade in pessimo stato: quasi l’80% della rete ferroviaria è a binario unico e oltre il 40% non è elettrificata, per non parlare dell’inadeguatezza di porti e aeroporti. Il ponte sullo Stretto non serve alle aziende del Paese perché non interviene sui problemi strutturali che impediscono agli imprenditori di avere i servizi territoriali adeguati per radicarsi ed espandersi e non assorbe l’enorme disoccupazione, soprattutto giovanile e femminile presente nel Meridione”.