Lunedi 12 marzo si terrà a Napoli, presso il cinema Astra in Via Mezzocannone il primo dei tre incontri promossi dall’Associazione Astrea Sentimenti di Giustizia.
Si tratta di una rassegna cinematografica che prevede tre proiezioni il cui tema principale è la giustizia in relazione alle problematiche del nostro territorio.
Attraverso questi incontri l’Associazione, il cui Segretario e cofondatore, è il giudice Alfredo Guardiano, si pone il primario obiettivo di creare un filo diretto con una variegata platea per trasmettere tematiche attuali ed importanti e discuterle, poi, in un dibattito post proiezione.
Lodevole è l’iniziativa dell’Associazione di strutturare questi momenti aggreganti che abbiano alla base uno specifico intento, ossia quello di trasmettere contenuti e far interfacciare chi, con attenzione ed interesse, voglia partecipare ed approfondire i temi trattati.
Il primo docu-film che verrà proiettato lunedì 12 marzo alle 20.30 “Il Segreto” di Cyop e Kaf, è ambientato nelle strade di Napoli e vede come protagonisti un gruppo di ragazzini alla ricerca di alberi di abete da radunare per il falò da accendere in omaggio a Sant’Antonio Abate, il beato del fuoco, protettore del bestiame e dei campi.
“L’amore buio” di Antonio Capuano, che verrà proiettato durante il secondo appuntamento lunedì 16 aprile è la storia di un brutale stupro ai danni di una ragazzina da parte di un gruppo di coetanei che si autodenunceranno, finendo a scontare la pena nel carcere di Nisida.
Al centro del terzo film, che verrà proiettato lunedì 14 maggio c’è “L’Intrusa”, di Leonardo di Costanzo, la giovane moglie di un boss della camorra che cerca rifugio insieme alla figlia ne La Masseria, un centro per bambini, oasi felice che li allontani dal degrado e dalla mentalità della criminalità organizzata.
Il cineforum, soprattutto se i film vengono poi commentati ed analizzati insieme, rappresenta un momento di grande legame sociale a scopo didattico per approfondire argomenti seri e difficili.
Le proiezioni ed i successivi dibattiti sono aperti a tutti e sono a titolo gratuito.
di Carla Lauro