9 luglio. La portacontainer Jolly Oro è in navigazione nel Mediterraneo Orientale alla volta del porto di Salerno. Si sospetta un carico illegale a bordo. In seguito all’acquisizione e condivisione di informazioni tra la Centrale Multidominio della Marina Militare di Santa Rosa (Roma) e lo staff in mare, il cacciatorpediniere Francesco Mimbelli viene stato incaricato di condurre un’ispezione. Vi prendono anche i fucilieri della Brigata Marina San Marco.
Dopo aver stabilito un contatto radio con la Jolly Oro, il cacciatorpediniere richiede di procedere all’abbordaggio di un team ispettivo per un’operazione VBSS (visit, board, search, and seizure). A mezzo di un barbettone, i fucilieri della Brigata Marina San Marco si calano a bordo per ispezionare la nave. Tutto ok. La Jolly Oro riprende la navigazione.
Ovviamente, si tratta di una esercitazione congiunta tra Marina Militare-Assarmatori-Ignazio Messina & C.
“Il rapporto di collaborazione fra la Marina Militare, la nostra associazione e le compagnie è ormai ampiamente collaudato – commenta il Presidente di Assarmatori Stefano Messina – e nel corso degli anni esercitazioni come questa si sono fatte sempre più frequenti. Si tratta di attività fondamentali per la tutela della sicurezza degli equipaggi e del carico su rotte a rischio. Particolarmente efficace si è confermato l’addestramento degli equipaggi, il tempo di reazione delle parti coinvolte e il ruolo svolto dalla Marina Militare, prezioso e insostituibile a protezione anzitutto delle vite umane e della sicurezza della navigazione”.