Lo scorso 21 aprile è stata avviata la discussione alla Commissione Istruzione del Senato sulla conversione in legge del decreto, già approvato dalla Camera dei deputati, per l’organizzazione e lo svolgimento dei Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano Cortina 2026. Non solo, anche delle finali ATP Torino 2021 – 2025, parliamo di tennis. Ieri è scaduto il termine per la presentazione di emendamenti ed ordini del giorno.
Sembra surreale che in piena emergenza sanitaria ci si occupi delle Olimpiadi 2026. Ma a ben guardare si capisce perché. Si tratterebbe infatti di aumentare di 243 milioni di euro i relativi oneri.
C’è chi sostiene (Italia Nostra) che qualcuno vorrebbe “avere mano libera per portare a termine, senza i controlli delle Soprintendenze, l’assalto a quel poco che rimane dell’ambiente naturale del Paese”. Pertanto, propone di sottoporre a Valutazione Ambientale Strategica l’intero programma di opere e di cancellare la nomina di commissari per sveltirne la realizzazione.
Ora, noi siamo certi che la marea di soldi previsti sia necessaria. Siamo altrettanto sicuri che questi benedetti giochi siano utili per lo sviluppo delle zone interessate. Capiamo che ci si ponga il problema della sostenibilità ambientale degli interventi.
Ma con quello che sta succedendo in Italia e con la crisi che si è aperta, noi andiamo a impegnare centinaia di milioni per le piste di Cortina e gli stadi di Milano? Ma forse è giusto così. Almeno diteci perché.
