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HUB Engineering alla Reggia, due domande al presidente Facchini

by Flavio Cioffi
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In una cornice da sogno – letteralmente – come la Reggia di Caserta, si è tenuto l’incontro promosso e organizzato da HUB Engineering dal titolo: inHUB Insieme per crescere. Una due giorni, venerdì 24 e sabato 25 novembre, di analisi e di confronto sulle opportunità di crescita per l’ingegneria nel quadro del Pnrr e del nuovo codice degli appalti. Non solo. Anche un’occasione per guardarsi negli occhi, tirare qualche somma, prevedere il futuro di medio termine. HUB Engineering è infatti un consorzio stabile che dal 2017 eroga servizi multidisciplinari di ingegneria integrata e che oggi conta 37 consorziati in 11 regioni d’Italia. Una realtà importante. Sia sotto l’aspetto quantitativo che qualitativo. Sia per i soci che per i clienti. E, dato il livello degli interventi, anche per il territorio e per chi lo abita. Cioè, per noialtri tutti.

 

Il Presidente è l’ingegnere Massimo Facchini.

Si respira un’aria di grande entusiasmo.

E’ vero. E’ un momento di grossa emozione. Per la prima volta da quando è nato HUB ci siamo incontrati con tutte le 37 società che oggi costituiscono il consorzio ed è stato un momento importante di analisi dei risultati conseguiti. Oggi la struttura conta oltre 400 unità lavorative. Ha quasi 200 commesse in portafoglio, in termini di fatturato prossimo circa 90 milioni di euro per progettare oltre 4 miliardi di euro di opere, la più importante delle quali da mezzo miliardo: infrastrutture ferroviarie, ospedali, strutture scolastiche, giudiziarie. Insomma, siamo veramente contenti di ciò che abbiamo fatto.

E da oggi cosa farete?

Dobbiamo radicarci sempre più sul territorio e concentrarci sulle opportunità che offre il Pnnr proseguendo il lavoro portato avanti fino ad oggi: aggregazione, unità, trasparenza dei nostri rapporti, fare squadra. E quindi inHub insieme per crescere.

 

 

Qual è il valore aggiunto dello strumento consortile?

Il sistema consortile aggrega le piccole e medie imprese, che come ben sappiamo sono il tessuto della vera e propria economia italiana, consentendo ai piccoli di poter stabilmente competere su interventi di un certo livello dimensionale. Ed è una grande opportunità per lo stesso territorio, perché significa avere forze stabilmente radicate e allo stesso tempo garanti delle prestazioni richieste.

E perché non lo utilizzano tutti?

Perché, nell’ingegneria, il professionista è ancora legato ad una visione egocentrica. La prestazione la faccio io. Ma, e oggi i numeri parlano chiaro, la professione esercitata così andrà a scomparire. O si arriva ad un principio di aggregazione o i professionisti non avranno più spazio. E’ una cultura che deve cambiare.

Non è un caso che siamo alla Reggia di Caserta. Qui HUB ha fatto qualcosa di importante.

Uno dei nostri primi interventi, che oggi vede nel Pnrr già parzialmente finanziate le opere progettate. Abbiamo infatti elaborato il grande masterplan di riqualificazione delle aree antistanti la Reggia per consentire una maggiore integrazione con la città e una migliore accessibilità al sito. Integrazione tra monumento e città e non solo un monumento di visita.