La settimana scorsa, è stato presentato a Ravenna il primo impianto per l’approvvigionamento di GNL che consente di trasportare il carburante sottobordo alle navi (https://www.genteeterritorio.it/al-via-il-primo-distributore-galleggiante-di-lng/). Un’alternativa a nuovi depositi lungo le coste. E nei porti campani qual è la situazione? Lo abbiamo chiesto al Presidente dell’Autorità portuale, Andrea Annunziata.
Partiamo da San Giovanni. Niente deposito, è definitivo?
A febbraio ho annullato una delibera che prevedeva un deposito costiero di GNL nell’area di San Giovanni a Teduccio. Questo per motivi molto precisi. Si trattava di un nuovo deposito di carburante, seppure più pulito rispetto agli altri, ma che andava realizzato in un’area dove per diversi motivi sono previste bonifiche e la delocalizzazione degli attuali impianti di carburante, a seguito dell’incendio di trent’anni fa di uno dei grandi serbatoi della Kuwait. Se gli strumenti urbanistici del Comune di Napoli indicano delocalizzazioni e bonifiche, sembrava di andare in controtendenza. Anche rispetto alla volontà del territorio, dei cittadini della Municipalità. Per cui abbiamo annullato tutto. Tra l’altro, il prosieguo dell’attività per i pareri è stato chiaro in tal senso: tutti gli Enti che dovevano rilasciarli hanno espresso parere contrario.
Ma non era in corso una conferenza dei servizi?
Esatto, si. Ma prima della conferenza dei servizi ci sono stati i pareri autonomi di ognuno dei partecipanti alla successiva, eventuale, conferenza dei servizi. Che poi non si è tenuta proprio perché c’è stata una espressione negativa.
E le alternative quali sono?
Vedremo che impiego potrà avere nello shipping il GNL, perché il panorama non presenta grandi richieste, però è utile e giusto che una AdSP offra la possibilità di avere questo tipo di carburante.
Quindi non c’è grande richiesta di GNL?
No. Ho letto i dati, per esempio, di uno dei più grandi armatori, Grimaldi: delle nuove navi nessuna va a GNL, tutte a idrogeno. Qui stiamo parlando già di una nuova frontiera. Però c’è un segmento di impiego di GNL, per questo motivo io penso che laddove sia possibile realizzare un impianto è giusto che si faccia. A Napoli non abbiamo nessuna possibilità di creare un impianto costiero né tantomeno, fatto un giro di consultazioni, in Campania. Esiste la possibilità di essere riforniti da bettoline, come a Genova che si rifornisce con bettoline che vengono dalla Spagna. Per cui non vedo questi grandi problemi per Napoli, oggi l’impegno e l’impiego di questo tipo di carburante può essere effettuato via mare con questo sistema.
Ci sono già procedure in corso?
No, non abbiamo nessuna procedura perché non siamo noi a rifornirci di GNL. Sono le navi che devono avviare questo percorso e chi le deve rifornire deve farci richiesta di entrare nel porto di Napoli per effettuare i rifornimenti, sempre da mare. Il territorio e le istituzioni si sono espresse nei livelli regionale, comunale e delle municipalità e io devo solamente comprendere le necessità dell’economia insieme alle necessità del territorio.
Quindi in conclusione: nessun nuovo deposito e chi ha bisogno di GNL se la vedesse da solo usando le bettoline.
Non se la vedesse da solo. Vedremo qual è la necessità degli armatori che approdano a Napoli e insieme faremo richieste di rifornimento via mare, come avviene nel porto di Genova dove arriva una bettolina da Barcellona, per un carburante che almeno secondo gli esperti ha un periodo ormai limitato. Fra 10 o 15 anni non ce ne sarà più bisogno. Si parla di idrogeno, si parla di energia alternativa verde. Ci stiamo impegnando molto per le energie alternative e a Salerno abbiamo già un impianto predisposto per il moto ondoso, grazie al quale produciamo energia elettrica per il porto. Quindi, impegnandoci sull’eolico, sul solare, sul moto ondoso già recuperiamo tanto. Poi c’è l’elettrificazione delle banchine, siamo pronti, stiamo per passare alla seconda fase. Purché l’elettricità di cui ha bisogno la banchina non si produca da qualche altra parte di Napoli, dove poi per produrla devi impegnare i fossili. Si inizia a parlare di nucleare pulito. Noi aspettiamo solamente che ci diano le soluzioni, ideologicamente non siamo contrari a niente. Per adesso, questo è: nessun deposito costiero di GNL, perché in Campania non si può fare da nessuna parte.