Grazie alla disponibilità del Direttore di questo giornale abbiamo la possibilità di pubblicare l’intero Comunicato Stampa del Parco Archeologico di Pompei dedicato a una questione risolta sul nascere dalla apprezzabile iniziativa del Direttore Gabriel Zuchtriegel, il quale ha fatto personalmente da “guida” ai ragazzi di una Scuola arrivata dal Nord della Penisola per effettuare una visita agli Scavi di Pompei.
Quei ragazzi sarebbero tornati delusi a casa per la impossibilità di poter entrare nell’Area archeologica demaniale, stante la contemporanea “assenza” dei custodi lungo i vari percorsi aperti al pubblico, in quanto impegnati invece legittimamente in una affollata Assemblea Sindacale.
La giornata, almeno per quegli studenti, non poteva svolgersi meglio anche perché – come argutamente ha commentato Zuchtriegel – per lui, mettersi a disposizione dei giovanissimi turisti veneti, è stato un ritorno al passato di giovane guida turistica, nel periodo “tedesco” della propria vita, ormai italianizzatasi. Per Zuchtriegel, insomma, una giornata speciale, di ritorno a una lontana quotidianità passata.
E, dunque, chiariamo subito che in questo caso non ci sono stati scioperi né di dipendenti né di guide turistiche – come pure in passato capitava – ma semplicemente la visita nell’area archeologica era impedita dalla partecipazione assembleare, per oggettivi motivi di sicurezza degli utenti di ogni tipo, in spazi così vasti come quelli degli Scavi pompeiani, che coprono vari chilometri in lungo e in largo, da percorrere a piedi e non sempre agevolmente.
Non facciamo, come è giusto che sia in questo articolo, questioni di sigle sindacali o di merito delle proposte o rivendicazioni in discussione, ma semplice cronaca.
Ci limitiamo dunque a riportare il puntuale Comunicato Stampa del Parco Archeologico, integralmente:
“In merito alle notizie di questi giorni riguardo un’agitazione sindacale al Parco Archeologico di Pompei, si precisa che essa ha visto la partecipazione massiccia del personale di vigilanza del sito, ovvero i custodi, dipendenti del Ministero della Cultura e responsabili della sorveglianza della città antica. Le numerose adesioni a un’assemblea dei lavoratori, convocata da una sigla sindacale in data mercoledì 6 marzo alle ore 8:30, hanno impedito alla direzione di aprire il sito in sicurezza, per cui sono state aperte alcune aree esterne alla cinta muraria antica, tra cui la villa di Diomede, villa dei Misteri e villa Regina e l’Antiquarium di Boscoreale per offrire dei percorsi alternativi alle tante famiglie, scolaresche e ai gruppi che avevano programmato una visita in quel giorno, in attesa della conclusione dell’assemblea e della ripresa della fruizione dell’area urbana di Pompei, avvenuta poi intorno alle ore 10:45.
Nessuno “sciopero delle guide”, dunque, a Pompei come erroneamente riportato da qualche media: le guide turistiche operano in maniera autonoma in base a un’abilitazione che può essere ottenuta secondo la normativa nazionale e comunitaria. Il Parco è in costante contatto con i rappresentanti delle guide per assicurare lo svolgimento delle attività con trasparenza e serenità, come anche nel recente caso delle Terme femminili del Foro, aperte al pubblico a partire dall’8 marzo e dove è prevista una visita a gruppi e con prenotazione, a causa degli spazi ristretti e molto delicati, consentendo tuttavia anche lì l’accesso delle guide con i loro gruppi, per garantire la piena libertà dell’esercizio del proprio ruolo.
Concludendo: a volte la verità non è rivoluzionaria. E’ soltanto banale.
Ma sempre benvenuta è la chiarezza.