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Fonderie Pisano, ispezione straordinaria Arpac Salerno

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Gli Autori sono: Gianluca Scoppa, Dirigente a.i. Area Territoriale Dipartimento Provinciale Salerno; Elina Antonia Barricella, Direttore a.i. Dipartimento Provinciale di Salerno.

 

Le attività di controllo delle installazioni dotate di Autorizzazione Integrata Ambientale (di seguito AIA), sono disposte dalla Regione Campania sulla base di un programma annuale, originato da un’analisi comparativa del rischio ambientale correlato alla tipologia e dimensione degli impianti.

L’esecuzione delle visite ispettive di controllo è demandata all’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania che esegue il programma delle ispezioni trasmesso annualmente dalla Regione Campania.

La stessa Regione Campania (di seguito AC = autorità competente per i controlli) può disporre visite ispettive straordinarie presso le installazioni dotate di AIA, sulla base di specifiche esigenze, entro i limiti dettati dalle disponibilità di risorse necessarie per eseguirle.

È proprio questo il caso ultimamente occorso per la Fonderie Pisano SpA, soggetta ad ispezione straordinaria AIA nel corso dell’anno 2023, come disposto dall’AC.

L’impianto della Fonderie Pisano SpA, ubicato in via dei Greci n. 132, ricade tra le installazioni dotate di AIA in quanto appartenente alla specifica categoria IPPC: “Cod. 2.4: Funzionamento di fonderie di metalli ferrosi con una capacità di produzione superiore a 20 Mg al giorno” giusto D.Lgs. 46/2014 e successivi, per una capacità massima degli impianti di 66000 t/anno ovvero 300 t/giorno”.

L’ispezione è stata adeguatamente pianificata, secondo le procedure interne di ARPAC e le linee guida del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), a cura del Dipartimento Provinciale di Salerno, guidato dalla dott.ssa Elina Antonia Barricella, che ha dispiegato cinque unità di personale tecnico, supportato da due tecnici del Dipartimento Provinciale di Benevento, in particolare per la valutazione delle emissioni in atmosfera, comparto ritenuto determinante ai fini delle valutazioni complessive sul Piano di Monitoraggio e Controllo di competenza dell’Agenzia.

La collaborazione tra due o più Dipartimenti Provinciali per l’esecuzione di attività particolarmente rilevanti a livello regionale non rappresenta una novità nelle modalità operative di ARPAC ma un caso frequente di applicazione dei principi di rotazione, trasparenza e mutua cooperazione tra le strutture Agenziali, fortemente voluti dall’alto management di ARPA Campania.

Le verifiche, i campionamenti e le misure effettuati in campo, hanno avuto la durata di 5 giorni lavorativi (accessi del 02/10/2023 – 03/10/2023 – 09/10/2023 – 11/10/2023 – 12/10/2023) ed hanno prodotto sei verbali di sopralluogo, sedici rapporti di prova analitici, una relazione su misure fonometriche ed una relazione conclusiva di ispezione.

Le matrici ambientali interessate ai controlli analitici sono state il suolo, le emissioni in atmosfera, gli scarichi idrici; ulteriori rilievi sono stati effettuati per verificare la compatibilità dell’impatto acustico dell’installazione sull’ambiente esterno. Valutazioni documentali sono state condotte sulle modalità di gestione dei rifiuti speciali prodotti dalle attività della Fonderia e sui risultati degli autocontrolli (cioè i controlli che la ditta stessa esegue attraverso uno o più laboratori di propria fiducia).

Le attività analitiche di laboratorio e le misure strumentali hanno evidenziato il rispetto dei valori limite di emissione stabiliti in Autorizzazione Integrata Ambientale, limitatamente alle matrici controllate, ai camini oggetto di campionamento delle emissioni convogliate, al punto di scarico dei reflui prodotti dall’azienda e per i parametri oggetto di rilevazione nelle condizioni di esercizio riscontrate nel corso dei sopralluoghi.

Quanto riscontrato (ossia il rispetto dei limiti di legge autorizzati, limitatamente ai punti di emissione campionati ed agli analiti ricercati), non esclude la possibilità che possano presentarsi le problematiche evidenziate a più riprese dai cittadini della zona, attraverso numerosi esposti.

L’esito positivo dei controlli ambientali, dunque, non si pone affatto in contrasto o in contraddizione con le ricorrenti lamentele ed esposti provenienti dalla popolazione residente nella zona, oramai urbanizzata e densamente popolata, in cui risulta evidente un problema di commistione impropria tra una attività produttiva pesante e la fruizione residenziale/commerciale dell’area.

Infatti, il rispetto dei limiti di emissione ambientali autorizzati di una installazione non assicura con assoluta certezza il rispetto della normale tollerabilità delle immissioni (rumore, odori molesti, polveri, etc…) prodotte dalla stessa e percepite dalla popolazione residente.

Per fornire un esempio quantitativo che, semplificando, rappresenti la situazione in atto, basti pensare che i livelli di concentrazioni di polveri, e considerazione analoga vale per tutte le sostanze emesse dalla Fonderia Pisano, riscontrati ai soli camini oggetto di campionamento nel corso dell’ispezione straordinaria 2023, pur rispettando i limiti di emissione, si traducono in un flusso di massa giornaliero dell’ordine di diversi kg di polveri disperse in atmosfera in un’area densamente popolata.

Questa circostanza non risulta occasionale ma ricorrente ed è emersa e stata evidenziata anche nel corso di precedenti ispezioni sia ordinarie sia straordinarie presso l’installazione della Fonderia Pisano SpA.

È evidente, dunque, che tali emissioni, magari concomitanti con particolari condizioni meteoclimatiche, possano essere distintamente percepite dalla popolazione, mentre in merito agli effetti sanitari delle stesse, cioè agli effetti potenziali sulla salute della popolazione esposta, l’Agenzia non possiede competenze specifiche che attengono ai compiti istituzionali di altri enti.