La Storia è al centro della terza edizione del Festival “Manu Scribere”. Dedicato alla Scrittura a Mano, promosso dall’Associazione Grafologica Italiana, si terrà dal 27 al 29 settembre a Bologna all’Oratorio San Filippo Neri (www.manuscribere.it).
Venerdì 27 settembre, Oratorio San Filippo Neri: SERATA CANTAUTORI. Daiano, Dario Baldan Bembo racconteranno del loro rapporto con la scrittura a mano attraverso storie e aneddoti.
Sabato 28 settembre, Sala Stabat Mater della Biblioteca dell’Archiginnasio: Moncef Ben Moussa dell’Università di Tunisi, Considerazioni su scritture e iscrizioni trovate nei progetti di ricerca archeologica in Tunisia (scavi e ricognizioni), Gianni Baravelli, Console Onorario della Svezia, Educazione svedese: ritorno alle radici con carta e penna; Valerio Baroncini, Scrittura a mano e scrittura digitale: Cosa è cambiato oggi nel mondo del giornalismo; Carlo Nofri, Presidente dell’Osservatorio Nazionale sulla Mediazione Linguistica e Culturale, Scrittura manuale e intelligenza artificiale: una riflessione filosofica e antropologica; Maria Luisa Villa, Accademica ordinaria della Crusca, Parlare, leggere e scrivere: la lunga marcia dell’evoluzione; Giovanna Tamassia, presidente del Club di Giulietta, Lettere a Giulietta: Storia della corrispondenza a Giulietta dal 1930 ai giorni nostri; Fabio Caffarena, docente di Storia Contemporanea all’Università di Genova, La fatica di scrivere. Lettere di migranti e soldati nell’Archivio Ligure della Scrittura Popolare. In serata, al Teatro di Villa Aldrovandi Mazzacorati, lettura scenica di Destinatario sconosciuto, dall’omonimo romanzo di Katherine Kressmann Taylor, con Massimiliano Lotti e Marco Pagani per la regia di Gabriele Calindri.
Domenica 29 settembre, Biblioteca Salaborsa: Claudia Montuschi, direttrice del Dipartimento Manoscritti della Biblioteca Apostolica Vaticana, Dalla carta alla pietra: le minute di un’epigrafe nella biblioteca vaticana del Seicento; Adriana Paolini, Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento, Digiti. Rivista manoscritta: (quasi) una rivoluzione.