Nella puntata di ieri “Striscia la notizia” ha parlato del famoso, ormai ex, campo rom di Giugliano. Dopo aver rapidamente descritto la vicenda e dato conto dello smantellamento della baraccopoli, ha mostrato le orribili immagini della discarica di rifiuti a cielo aperto che oggi insiste su quell’area.
La Comandante della Polizia municipale di Giugliano, interpellata, ha precisato che per fare la bonifica è necessario prima eseguire la caratterizzazione, cioè accertare di che tipo di rifiuti si tratti. “E l’organo deputato alla caratterizzazione, il riferimento dei Comuni, è l’Arpac. – ha dichiarato la Comandante – Io le dico che l’Arpac non ci ha dato riscontro, pur compulsata da noi come da procedura”.
Allora il giornalista di Striscia ha cercato di parlare con l’Arpac, ma senza riuscirci. A questo punto ha allertato i Carabinieri, che avrebbero avviato indagini per omessa bonifica e trasmesso il fascicolo alla Procura della Repubblica di Napoli Nord.
La situazione dell’area dell’ex campo rom di Giugliano è tristemente nota ai cittadini della zona (e non solo), così come alle Autorità di ogni ordine e grado. Quello che non sapevamo è che le caratterizzazioni dei rifiuti le facesse l’Arpac. Eravamo convinti che dovesse piuttosto controllarle.
E infatti, a stretto giro, è arrivata la nota dell’Arpac che precisa: “l’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Campania non è l’organismo deputato a caratterizzare i rifiuti abbandonati sul territorio, né tanto meno il soggetto competente ad effettuare le bonifiche, ma piuttosto è l’ente deputato a svolgere compiti di controllo, consultivi e di supporto, secondo quanto previsto, ormai da anni, dalle norme riguardanti i siti oggetto di abbandono o combustione dei rifiuti”.
In realtà caratterizzazione e rimozione spetterebbero al responsabile dell’inquinamento o al proprietario del terreno o al Comune, a seconda della situazione specifica. “A maggior ragione i Comuni inclusi nella cosiddetta ‘Terra dei Fuochi’ (tra cui lo stesso Comune di Giugliano in Campania) si sono formalmente impegnati ad applicare apposite linee guida, elaborate dalla stessa ARPA Campania, per la rimozione dei rifiuti abbandonati o depositati in modo incontrollato”.
Ora, per carità, il tema è delicato e le bonifiche sono oggettivamente complesse e costose. Ma se la burocrazia facesse un passo indietro? Abbiamo davvero bisogno dei Carabinieri e della Procura per fare pulizia?