Stamane è salito a cinque il bilancio dei morti del tragico crollo del supermercato Esselunga in costruzione nella periferia nord di Firenze. Lo ha affermato ai microfoni di Lady Radio il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, annunciando l’individuazione del corpo dell’ultimo disperso nel terribile incidente sul lavoro avvenuto ieri nel cantiere del supermercato di via Mariti.
L’azienda committente e la ditta appaltatrice del crollo nel cantiere Esselunga a Firenze sono gli stessi degli incidenti avvenuti nel cantiere di un altro supermercato del gruppo lombardo della Gdo a Genova, nella zona di San Benigno. Questo incidente è avvenuto il 10 febbraio 2023, praticamente un anno fa, e in quella circostanza tre operai erano rimasti feriti a causa del cedimento di una rampa del parcheggio a uso della nuova Esselunga. Le due aziende in questione sono la Villata spa, l’immobiliare partecipata al 100% da Esselunga, e AEP – Attività Edilizie Pavesi, con sede a Pieve del Cairo (Pavia).
Si tratta insomma di una storia che non può essere classificata nel novero delle drammatiche casualità che generano una media di tre lavoratori morti ogni giorno. Si arriva a fine d’anno a superare i mille deceduti per incidenti sul lavoro.
Nell’appalto per realizzare il supermercato Esselunga a Firenze operavano trenta imprese in subappalto: le difficoltà di coordinamento informativo e strutturale diventano estremamente complesse. A questo si aggiunge anche l’eterogeneità dell’inquadramento contrattuale dei lavoratori: pare che diverse delle aziende che operavano nel cantiere avevano scelto il contratto di lavoro metalmeccanico, meno oneroso economicamente per il datore di lavoro rispetto al contratto degli edili.
Si tratta in buona parte di una logica di organizzazione economica che va messa sotto osservazione. Con il nuovo codice degli appalti si è affermato il principio delle mani completamente libere per la gestione dei cantieri ricorrendo al sistema del subappalto senza limiti, mentre nell’assegnazione delle gare dei lavori pubblici prevale la logica degli appalti al massimo ribasso.
“Voglio ricordare però che è stato questo Governo a modificare il codice degli appalti e a reintrodurre il subappalto a cascata”, dice il leader della Cgil, Maurizio Landini, commentando l’incidente sul lavoro a Firenze. “È necessario che ci sia una reazione immediata e penso anche che sia necessario arrivare alla prossima settimana a un’iniziativa generale, che proporrò anche agli altri sindacati, perché non è più accettabile continuare a morire sul lavoro”.
Forse, come ha detto il Presidente della Repubblica nel suo ultimo messaggio di fine d’anno, non si può solo continuare ad esprimere cordoglio, ma bisogna anche modificare elementi di organizzazione industriale del lavoro che pongono le premesse per una maggiore insicurezza.