Le imminenti comunali a Giugliano rappresentano un test importante. Per i giuglianesi, ovviamente, ma anche per gli equilibri regionali e nazionali. Questo per vari motivi. Perché è la terza città della Campania, con circa 125.000 abitanti e 90.000 elettori. Perché i suoi gravi problemi legati all’ambiente (Terra dei Fuochi) ed all’immigrazione (campi Rom) sono emblematici della polemica politica nel nostro Paese. Perché qui si è stretta l’alleanza tra PD e 5Stelle contro il candidato di De Luca e quello di un Centrodestra a trazione leghista.
Tre anni fa fu eletto Poziello, poi è stato sfiduciato dalla sua maggioranza ed eccoci di nuovo alle urne. Vediamo chi sono i candidati.
Antonio Poziello, con 8 liste. Sostenuto da De Luca, anche contro il PD, e suo grande elettore. Da sempre in guerra contro il parlamentare democrat Lello Topo, accusato di voler comandare Giugliano da Villaricca e di fomentare le divisioni nel partito. Tanto da impedire di fatto l’elezione di un consigliere regionale.
Nicola Pirozzi, già candidato tre anni fa, per PD e M5S. Un’alleanza perfezionatasi all’ultimo minuto, i cui artefici sono appunto Lello Topo e Salvatore Pezzella. Quest’ultimo riferimento del M5S, a sua volta diviso in varie fazioni.
Giuseppe Pietro Maisto del Centrodestra, con 8 liste. Inizialmente osteggiato da Forza Italia, è sostanzialmente il candidato della Lega.
Arianna Organo, di Potere al Popolo.
In tutto 25 liste per circa 750 candidati consigliere. Una campagna elettorale velenosa, tutti contro tutti, in un continuo rimpallo di responsabilità, accuse di inerzia (se non peggio) e facile propaganda. Senza grandi novità. Sempre Poziello, Pirozzi e Topo dietro le quinte. Sempre la propaganda facile sulla Terra dei Fuochi e i campi Rom.
L’unico programma articolato che siamo riusciti a trovare è quello presentato da Poziello e alla cui stesura ha partecipato Domenico Pianese, già vicesindaco e assessore. Un documento molto dettagliato, di oltre cento pagine, che per ogni opera prevista indica le fonti di finanziamento e il cronoprogramma. Basato sul Documento di Orientamento Strategico della precedente amministrazione. Che però è stata sfiduciata. L’obiettivo di fondo sembra essere quello di trasformare Giugliano da “paesone” a città.
Difficile fare previsioni su chi vincerà. Gli addetti ai lavori accreditano Poziello di oltre un terzo dei voti e lo danno quasi sicuramente al ballottaggio. Con chi? Forse con Maisto, pur penalizzato dall’essere partito tardi a causa dei contrasti interni alla sua coalizione e a Forza Italia in particolare. Ma potrebbe farcela invece Pirozzi, perché le distanze sono davvero risicate.
Per il ballottaggio poi si vedrà. Conterà molto il risultato di De Luca alle regionali.