“Eco e Sisma Bonus. Le novità in vigore con il Decreto Crescita”. Questo il titolo del seminario tecnico ospitato lo scorso 17 luglio dall’ACEN – Associazione Costruttori Edili di Napoli – nella sua sede di Palazzo Partanna.
Il convegno era finalizzato a rendere più consapevoli i protagonisti del settore edilizio – professionisti, imprenditori e amministratori di condominio – su come beneficiare degli incentivi fiscali destinati alla messa in sicurezza degli edifici nel rispetto delle norme antisismiche (SISMA BONUS) e all’efficientamento energetico del patrimonio immobiliare privato (ECO BONUS).
Ad aprire il dibattito Federica Brancaccio, Presidente ACEN, che ha sottolineato la situazione a tratti emergenziale in cui versa il patrimonio edilizio napoletano, che è sì antico ma anche vecchio. Se si pensa che circa il 70% è composto da edifici costruiti prima della normativa antisismica, si capisce che la quantità di interventi necessari è enorme. Ma la difficoltà delle procedure e il timore dei condomini per la durata dei lavori hanno finora impedito la concreta attuazione del decreto.
Le relazioni successive sono scese nel dettaglio della normativa che prevede, tra l’altro, la detassazione dell’acquisto del “vecchio” da parte del costruttore, l’agevolazione sulla vendita del fabbricato realizzato in sostituzione, l’alternatività alla detrazione del bonus fiscale cedibile come credito d’imposta all’impresa che realizza i lavori.
Chiarissimo come sempre l’intervento di Edoardo Cosenza, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli. Sisma bonus = sicurezza sismica per i cittadini. Eco bonus = efficientamento energetico, quindi risparmio immediato per i cittadini. Dal punto di vista tecnico, la legge non fa grandi cambiamenti e lo dico in qualità di relatore in assemblea generale sul provvedimento per il sisma bonus. E posso anche dire che dal punto degli incentivi, di più non poteva essere fatto. Se infatti consistessero nel 100%, l’Europa ci bloccherebbe per il divieto di aiuti di Stato. È stata mantenuta l’aliquota del 15% per i privati, il massimo che si poteva fare per non ritrovarsi l’Antitrust alla porta, perché sarebbe un intervento con fondi pubblici su progetti del tutto privati. I Comuni potrebbero affiancarsi nel dare sostegno, ma non ci sono bilanci particolarmente floridi, almeno qui in Campania.
Qual è dunque la sfida di oggi? La semplificazi
one della tecnica finanziaria per capitalizzare, soprattutto nei condomini, le quote degli incapienti. Quindi Cosenza ha sottolineato l’importanza delle piattaforme che assicurano la qualità delle imprese, ma anche come non esista analoga garanzia sulla competenza dei professionisti.
Dal prossimo 20 ottobre partirà la campagna “DIAMOCI UNA SCOSSA”, patrocinata dall’ACEN e dagli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti di Napoli, al fine di sensibilizzare i cittadini sul tema della sicurezza sismica associandolo a quello della cura delle facciate. Problema particolarmente sentito alla luce anche dei recenti dei crolli.