Non erano partiti bene i lavori di riqualificazione della Via Nolana, che va dal Centro Città, alle spalle del santuario, verso i comuni vesuviani, l’agro sarnese e il Nolano raccogliendo gran parte del traffico proveniente da Castellammare e oltre.
Nei primi giorni di cantierizzazione ed esecuzione dei lavori di rifacimento del manto stradale il traffico si era bloccato in tutta l’area nord della Città, tranciata dai binari dell’ex Circumvesuviana, oggi EAV.
Ai mugugni dei residenti si aggiungevano gli smoccolamenti dei guidatori delle auto e dei camion in transito, che hanno bloccato le anguste stradine laterali, ex rurali.
Tutto intasato per qualche interminabile giorno.
Ai mugugni e agli smoccolamenti si aggiungevano i commenti malevoli per i prossimi lavori EAV che interesseranno anche – e ben massicciamente – Via Nolana, dotandola di servizi e sottoservizi, allo stato inesistenti o visibilmente insufficienti.
La Via Nolana è una direttrice storica che ripercorre più o meno quella che dalla antica Pompei, che passava per le Porte di Sarno e di Nola e del Vesuvio. Per capirci meglio con il lettore, sottolineiamo che, dopo duemila anni c’è ancora una sola strada laddove da Pompei antica ce n’erano ben tre. Via Nolana però è tagliata da un passaggio a livello che i lavori EAV elimineranno, con altri.
Questi lavori, finora contrastati come mai prima altri, raddoppieranno la via Lepanto con una sua parallela a monte dei binari EAV. E non basta. Quei lavori triplicheranno le direttrici parallele alla via Nolana, dirette verso i comuni vesuviani, l’agro sarnese e il Nolano. E tutto questo, dopo una energica riqualificazione della via Nolana e un adeguamento dei tracciati viari delle strade di zona Crapolla, un mix di ruralità e modernità posticcia di villette sparse, a casaccio.
L’inizio dei lavori a Via Nolana – che si innesteranno virtuosamente, come speriamo, nei ben più ricchi lavori urbani e ferroviari connessi al Progetto EAV – ha rimesso in moto i Comitati, che si dichiarano NO-Sottopassi, senza distinzione tra quelli viari e quelli pedonali, apparendo così NO-EAV.
Di fronte a questa situazione, venerdì 19 dicembre, il Governatore De Luca – accolto dall’On. Mario Casillo e dal Sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio – si è presentato a Pompei a “metterci la faccia” in prima persona, inaugurando i lavori di restyling di Via Lepanto, e anche quelli EAV di imminente inizio, da un palchetto oratorio in un luogo simbolo. Proprio là dove sarà realizzato il primo dei quattro sottopassi viari e pedonali previsti dal Progetto EAV.
De Luca ci ha messo la faccia e si è impegnato, a nome della Regione, per centocinquanta milioni di euro, promettendo l’area pedonalizzata più grande della Campania, in una nuova Pompei riqualificata, dotata di linea EAV ammodernata, di HUB turistico a Pompei Scavi e collegata finalmente bene ai comuni vesuviani, all’agro sarnese e al Nolano. Non è poco, di questi tempi.
Strategicamente, a botta calda, il Sindaco Lo Sapio ieri sera ha incontrato formalmente i Comitati No Sottopassi. I Comitati su FB hanno comunicato che l’incontro è stato pacato e positivo. Si sa inoltre che il Sindaco, ribadendo l’inizio dei lavori EAV, si è impegnato a stimolare una revisione in termini di sicurezza dei sottopassi. E ha riaffermato la possibilità che la Stazione EAV di Pompei città diventi Capolinea e che la linea ferroviaria da Pompei a Poggiomarino-Sarno si realizzi con metropolitana leggera a fermate multiple.