L’Autrice, docente universitaria di medicina veterinaria, è Assessore alla salute del Comune di Napoli.
Quando si affronta una malattia infettiva da un punto di vista epidemiologico, bisogna guardare tre fattori: l’agente, l’ospite recettivo e l’ambiente. Quello dell’agente, è un problema di competenza nazionale. Al potenziale ospite, le Autorità sanitarie forniscono le opportune indicazioni igieniche e comportamentali.
Il vero fattore sul quale un Ente locale può incidere, in maniera anche forte, è quello ambientale. Per questo motivo, l’Ordinanza Sindacale da poco emanata pone grande attenzione alle regole da seguire in tutti gli uffici pubblici e privati, negli spazi soggetti a grandi assembramenti di persone, negli esercizi pubblici. Il tutto nell’ottica di consentire ai cittadini di svolgere una normale vita quotidiana. Frequentando il pub, la pasticceria, andando al cinema. Senza tensione. Sapendo di trovarsi in un luogo igienizzato e disinfettato. Il che mi auguro possa aiutare ad abbassare il livello d’ansia generale.
Lo stesso approccio è stato seguito nell’adozione delle misure di igienizzazione e disinfezione di scuole e locali pubblici comunali. Evidentemente anche fornendo ai nostri operatori, soprattutto a quelli più esposti, quelli che lavorano nel welfare e nei luoghi più aperti al pubblico, le necessarie dotazioni di sicurezza.
In particolare, le disinfezioni e le pulizie nelle scuole, che hanno sollevato strumentalmente qualche dubbio, sono eseguite in maniera rigorosa e completa. L’assessore Palmieri controlla personalmente il loro andamento.
Il tutto, ovviamente, avviene sulla base delle direttive ministeriali che il Comune è tenuto ad applicare. Il Sindaco, che è il responsabile della salute dei cittadini, al fine di acquisire ed elaborare al meglio le informazioni provenienti dal territorio e le indicazioni degli addetti ai lavori, ha istituito un tavolo permanente.
Ne fanno parte gli Assessori competenti, io come delegata alla Salute e la Galiero come delegata alla Protezione Civile, i Direttori delle Asl di riferimento, i funzionari responsabili della protezione civile ed altri. Di volta in volta, secondo le necessità, chiamo al tavolo gli scienziati, i docenti universitari, gli esperti che possono offrire indicazioni di tipo culturale oltre che tecnico.
Quindi, invito tutti i Napoletani a condurre serenamente la loro vita. Ci troviamo di fronte ad una super influenza, questa è una cosa importantissima da sottolineare. Una forma para influenzale, più forte, da fronteggiare come tutti dovremmo fare sempre quando cominciamo a non sentirci bene: stando a casa. Perché la malattia va rispettata e se non si sta bene si resta in casa, per proteggere se stessi e gli altri.
Però tutto questo deve essere vissuto con grande serenità.
