Si è tenuto lo scorso 12 ottobre, presso l’auditorium regionale al Centro Direzionale di Napoli, il seminario sullo “Stato di attuazione del D.Lgs. 42/2017: come si stanno evolvendo le norme sul rumore ambientale”, organizzato dall’Associazione Italiana di Acustica – AIA con la collaborazione del Ministero dell’ambiente, ISPRA, ARPAC, Regione Campania e Ordini professionali di ingegneri, architetti e periti industriali.
L’obiettivo era quello di fare il punto sull’attuazione dell’armonizzazione della normativa italiana a quella europea ed è pienamente riuscito.
Già dai saluti istituzionali di Luca Cascone, presidente della Commissione consiliare regionale urbanistica, lavori pubblici e trasporti, e di Stefano Sorvino, commissario di ARPA Campania, è emersa un’attenzione e una disponibilità benemerite, soprattutto in un contesto problematico, sotto il profilo dell’inquinamento acustico, come quello del nostro territorio.
Il quadro delineato non è apparso, però, incoraggiante: una normativa europea non chiarissima, forti ritardi nell’adeguamento di quella nazionale, burocrazia imperante. Fa sempre un po’ specie sentire i pubblici funzionari parlare di burocrazia.
Per converso, incoraggiante l’impegno dell’ARPA Campania nella fase istruttoria propedeutica a supporto del Ministero dell’ambiente.
Lo stesso 12 ottobre, presso la sede della Camera di Commercio a piazza Bovio, l’ARPAC ha curato l’incontro formativo dal titolo: “La privacy nella Pubblica Amministrazione e la sua tutela”.
Si è parlato del Regolamento Europeo 679/2016 in materia di protezione dei dati personali, sottolineando i rischi e le responsabilità nel relativo trattamento, ma anche i diritti appunto delle persone.
Anche qui, tanta burocrazia e una mole regolamentare che è eufemistico definire articolata e complessa e che richiede profili professionali specificamente formati.