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Conferenza stampa Comune di Pompei, Lo Sapio a valanga

by Federico L.I. FEDERICO
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Se vogliamo rimanere in ambito calcistico, dobbiamo dire che il Sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio, indossando la maglietta di Osimhen, le randellate non le ha minacciate ma le ha date davvero ai leoni da Tastiera delle Fake News, muovendosi a valanga come il nigeriano… più costoso al mondo.

Il Sindaco ha convocato, nella Sala del Consiglio Comunale di Palazzo De Fusco, una Conferenza Stampa, stavolta abbastanza affollata di giornalisti in verità, diversamente dagli ultimi tempi quando sia le Conferenze stampa che i giornalisti un po’ latitavano.

Immediatamente dopo il benvenuto alla Stampa quindi il Sindaco Lo Sapio, ha iniziato la propria arringa affiancato da un vero e proprio piccolo esercito di pretoriani, nelle persone del Vicesindaco Andreina Esposito e degli Assessori Giuseppe La Marca, Vincenzo Mazzetti e Michele Troianiello, nonché di vari consiglieri comunali, tra i quali abbiamo notato Stefano De Martino, Mario Estatico, Giuseppe Del Regno e Salvatore Caccuri. Forse ne dimentichiamo qualcuno e ce ne duole, ma significativa è stata la presenza di due Dirigenti, quello di ragioneria Salvatore Petirro e il Comandante dei VV.UU. Gaetano Petrocelli, ai quali durante la Conferenza il Sindaco ha passato la parola.

Il tema fondamentale dell’accalorato intervento del Sindaco è stata la pioggia di polemiche alimentate e diffuse sui social da personaggi di incerta identificazione, che saranno identificati dalla Polizia Postale a richiesta del Comune di Pompei. Insomma – ha affermato Lo Sapio – si deve sapere chi si nasconde sotto il nome “social” di una tale Emanuela Orlando, distributrice di “nefandezze” praticamente quotidiane grazie all’anonimato che garantisce una tastiera di PC.

Ma sugli stessi Social e sulla Stampa altri duri comunicati e altre notevoli accuse sono state pubblicate anche dalla Opposizione politica, principalmente dal capo della Opposizione consiliare, avv. Domenico Di Casola, uscito sconfitto nel confronto elettorale per la elezione a Sindaco, oltre tre anni fa ormai. Però il tempo passa e il potere logora… chi non ce l’ha, diceva Belzebù Andreotti.

Lo Sapio ha anche annunciato di avere dato mandato di querela per diffamazione e danni all’immagine della Città di Pompei, in attuazione di una precedente delibera già adottata tempo fa. E’ una svolta di durezza che comunque inasprirà la politica pompeiana.

Alcuni cambi di casacca di consiglieri – giovanotti di belle speranze ma di incerto futuro – hanno riacceso intanto il clima quasi fino al calor rosso, tipico del periodo preelettorale.

Forse – come amaramente ha chiosato il sindaco durante il proprio intervento – tra le speranze rimaste accese nel fritto misto della opposizione a Pompei ci stanno pure le notizie sulla salute fisica del Sindaco. E questo aspetto – ha ribadito con veemenza il sindaco Lo Sapio – dovrebbe fare inorridire chiunque non abbia ancora la propria anima ancorata al giogo delle ideologie marxiste e postmarxiste del Novecento, fortunatamente ormai morte e sepolte per la gente comune.

Passando ai “temi politici correnti” della Conferenza Stampa c’è da dire che Lo Sapio ha affermato di avere invitato lui stesso i rappresentanti del partito renziano “Italia Viva” ad entrare organicamente in maggioranza. E ciò, in segno di riconoscimento di una opposizione portata avanti senza veleni e di una riconosciuta disponibilità a far tenere regolarmente le sedute di vari Consigli Comunali, garantendo il numero legale dei consiglieri presenti, mentre qualche altro consigliere della stessa maggioranza nicchiava, opponendo scuse e rivendicazioni tardive prima di entrare in aula.

Per quanto riguarda le Casse Comunali di Pompei, Lo Sapio ha affermata una disponibilità di cassa pari ad oltre 17 milioni di euro e di competenze per altri 7 milioni, per un totale complessivo di circa 24 milioni di euro spendibili.

Questo vero e proprio Tesoretto (o Tesorone?) si potrà presto impegnare per l’acquisto del grande edificio novecentesco del Sacro Cuore, di proprietà del Santuario di Pompei – e quindi del Vaticano – che si affaccia proprio sull’ingresso dell’Anfiteatro degli Scavi pompeiani. Insomma, il Sindaco ha affermato che il Comune di Pompei non è povero, ma – dopo anni di vacche magre e strade dissestate – eredita in soldoni sonanti la incapacità di spesa dei Sindaci e dei Commissari che lo hanno preceduto nell’ultimo decennio.

A questi ex Sindaci si può rinfacciare grave inadempienza e ignoranza nella gestione della macchina comunale, che intanto si alimenta anche con i proventi della Tassa di soggiorno di Hotels e strutture ricettive turistiche di vario tipo, sempre più presenti sul territorio comunale, che consentono spettacoli estivi di successo. E, a proposito degli spettacoli estivi e delle spese connesse, il Sindaco ha passato la parola al Dirigente Petirro, che ha intrattenuto l’uditorio sull’andamento vario di prezzi e offerte del mercato canoro estivo all’aperto, chiudendo sul piano tecnico alcune polemiche apertesi sulle spese sostenute dal Comune per cantanti, orchestre e attori.

Il Comandante Petrocelli ha da parte sua illustrato alla stampa la prossima riorganizzazione dell’Organico del VV.UU. e delle loro specifiche dotazioni, che saranno incrementate con ben sette jeep e una decina di motociclette. L’organico invece raggiungerà le cinquanta unità per il Natale prossimo. Ciò garantirà al meglio la sicurezza di cittadini e turisti, che saranno tutelati da ulteriori meccanismi automatici di controllo e da pattugliamenti motorizzati. In più è intenzione della Amministrazione pompeiana chiedere l’accesso allo SDI, che è in pratica una centrale con database di dati delinquenziali cui possono accedere solo i Comuni con oltre 100mila abitanti. Pompei, pur avendo soltanto circa venticinquemila abitanti è frequentata da milioni di turisti.

Questa è la forza di argomentazione che si dovrà spendere al Governo del Paese per ottenere l’accesso allo SDI, comunque utile per la tempestività delle operazioni di Polizia e… di pulizia in Città.

Il Sindaco infine ha chiuso l’incontro rivendicando la propria autonomia. Ha esclamato infatti: “(…) Non sono il servo del Direttore del parco Archeologico né il servo del Prelato di Pompei, ma da Sindaco di Pompei ho voluto e saputo stabilire buoni rapporti dopo lunghi periodi di incomunicabilità. E spero di potere istituzionalizzare in futuro questa intesa a tre“. Anche noi lo speriamo.