L’Autore è il Presidente del Comitato Giustizia per l’Orale.
Era il 23 novembre 2017 quando, con D.D.G. n. 1259, fu bandito il concorso per dirigenti scolastici. Un concorso notoriamente costellato di irregolarità che hanno generato mille polemiche e tantissimi ricorsi amministrativi ancora in attesa di sentenza definitiva. Ne emerge un quadro sconcertante, soprattutto per la palese iniquità delle esclusioni ai danni degli esaminati alla prova orale, al quale va posto rimedio non solo nell’interesse dei candidati ingiustamente penalizzati ma di tutta la Scuola.
A questo scopo, nell’ottobre 2019, è nato il Comitato Giustizia per l’Orale, che ha da subito portato avanti un’opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle Istituzioni affinché vengano trovate soluzioni idonee ad inserire nella graduatoria finale i concorrenti del concorso dirigenti che, più di altri, hanno subito l’agire indiscriminato di ben 38 differenti commissioni esaminatrici.
Da allora si sono succeduti continui incontri con tutte le forze politiche e i sindacati, audizioni parlamentari, confronti con esponenti del Governo. Il dossier elaborato dal Comitato è stato inviato a tutti i Deputati e i Senatori della Repubblica. Quindi sono stati presentati specifici emendamenti al DL Scuola, prima, e al Decreto Rilancio, ora.
Una mole di lavoro incredibile, in un contesto emergenziale per tutto il Paese e per la Scuola in particolare. Mai forse come ora la Scuola ha infatti bisogno del sostegno di tutti i suoi lavoratori e non può permettersi di abbandonarli nelle mani della burocrazia. Alla ripresa di settembre, che già si palesa complessa, dovranno essere disponibili tutte le risorse possibili. Tutti gli errori, le illegittimità, i vizi dovranno essere sanati. Senza annullare nulla, ma inserendo nelle graduatorie tutti i candidati assurdamente esclusi.
Un corso intensivo di formazione con prova finale e con punteggio di inserimento, da computarsi nella graduatoria finale, corrispondente al voto ottenuto nella prova scritta del concorso. Considerati i numeri delle scuole ancora oggi in reggenza e i nuovi assetti organici del personale scolastico richiesti dalla situazione emergenziale, oltre che ragionevole appare necessario intervenire per costituire una graduatoria di dirigenti formati prevedendo l’ammissione dei ricorrenti avverso gli esiti della prova orale.
Questa è la battaglia di civiltà e giustizia che il Comitato sta portando avanti. Per una Scuola capace di affrontare le prossime sfide nell’interesse degli studenti, delle famiglie, degli addetti ai lavori. Di tutta la nostra società.