“La camorra si studia in terza” di Maria Francesca Villani. Un libro di cui abbiamo parlato nel lontano gennaio 2020. Un’era fa. Eppure in questo romanzo vi era già quasi un presagio. La vicenda è ambientata nel futuro 2052, in un mondo felice che si era lasciato finalmente alle spalle un mondo inquinato e violento. In questo tempo rinnovato l’argomento camorra, ormai storicamente datato, diventava oggetto di studio in terza media. Il testo è strutturato in tre capitoli. Più un epilogo ed un epilogo dell’epilogo in cui la storia ritorna al 2018 ed il libro viene rubato. Lo ritroviamo a Ponticelli nelle mani di due giovani, Rosa e Ciro, che non hanno altra prospettiva che una vita di illegalità ma a cui, forse, la lettura può aprire gli occhi su un futuro migliore e diverso.
Adesso, in epoca post Covid, spinta dai giudizi favorevoli sul libro ma anche da una grande voglia di partecipare e di stare consapevolmente in prima linea, l’autrice ha deciso di scriverne il seguito. Ma in una forma nuova, anche questa partecipativa. Checca (questo il vezzeggiativo per gli amici) ha pubblicato sul suo profilo Facebook il primo capitolo del nuovo romanzo chiedendo ai suoi lettori di collaborare alla stesura. Che esiste già, ma per ora solo nel mio Mac (e nella mia testa). Infatti, di questo nuovo libro, per ora ho scritto solo qualche altra pagina, oltre a queste che ti invio, anche se la struttura generale la ho ben chiara in mente (ma i libri cambiano mentre si scrivono, lo sapevi?). Mi piacerebbe tantissimo sapere il tuo giudizio su questa bozza del primo capitolo, e se ti va anche un suggerimento per i prossimi capitoli, per non parlare del titolo (ma anche quello esce fuori man mano che il libro prende forma, giusto?). L’idea di continuarlo con voi lettori mi diverte e mi elettrizza. Ci proviamo?
L’idea è intrigante e suggestiva. Quindi abbiamo voluto fare due chiacchiere con l’autrice per capire meglio il suo progetto.
“Questa idea mi è venuta perché ho visto che sul sito andavano soprattutto persone che avevano già letto il libro. Il seguito del libro esisteva già, la nonna Nicole sarebbe dovuta tornare a dare buoni consigli e raccontare le sue esperienze tramite il Mac ritrovato. All’epoca, mentre lo scrivevo, mi persi nella trama, mi sembrò troppo complicato continuarlo e finirlo. Magari significava mettere troppo in gioco la mia vera “me”. Chissà. O forse diventai impaziente. Così decisi di prendere solo la prima parte, fin dove Nicole ‘se ne va’, e la portai a leggere a mio padre. Il resto lo sai, dato che hai letto il libro. La bici mi fu rubata e il libro cambiò. Tornata a casa mi misi a scrivere e scrissi per due ore di seguito, tutto d’un botto, la storia di Ciro e Rosa. Volevo assolutamente che quella bici con quei fogli nella borsa prendessero una strada positiva. Fu il mio modo per esorcizzare il furto.
E ora? “Ora che ho ricicciato il seguito, vorrei inserirci Rosa e Ciro, per cui credo che il secondo capitolo sarà su di loro in qualche modo. Che ne pensi? Davvero ho desiderio di fare questo esperimento con i lettori. Alcuni mi hanno già scritto e mi hanno dato dei consigli apprezzabilissimi!
Un’idea che stimola nei lettori la voglia di essere anche autori, avendo però alle spalle una struttura già in qualche modo predefinita, mano nella mano con l’autrice.
15 maggio 2054, Pozzuoli, Napoli. “mammaaaaaa!!!!!” Il grido angosciato di Clara risuonò in tutta la casa. Questo l’inizio del capitolo 1. Leggetelo e poi provate ad immaginarne il seguito. Sarà divertente farlo con Checca.
Il sito è https://www.mariafrancescavillani.com/pubblicazioni/