Foto: @chiaraferragni (Instagram)
“Pensati fraintesa”, potrebbe essere questa la sintesi, ridotta all’osso, dell’intervista a Chiara Ferragni andata in onda domenica sera a “Che tempo che fa”. Tra domande non fatte e risposte non date, l’apparizione televisiva dell’influencer ha lasciato molti con l’amaro in bocca. Lo si capisce dai commenti apparsi sui social, chi ha seguito la trasmissione si aspettava che la Ferragni chiarisse la sua posizione su quello che ormai è conosciuto come il pandoro-gate. “Ho sbagliato” dice, ma non chiarisce gli aspetti più controversi delle scelte che hanno portato alle inchieste per truffa in corso. Secondo lei l’errore è stato commesso per una leggerezza, un difetto di comunicazione. Niente di più. Le persone hanno frainteso, non hanno capito: lei è in buona fede e pensava di non aver fatto niente di male.
Insomma, se l’obiettivo dell’intervista era quello di risollevare l’immagine dell’imprenditrice, non sembra essere andato a segno. In tanti le rimproverano in primis di non aver mai davvero chiesto scusa per la vicenda del pandoro e degli altri scandali legati alla beneficenza. In secondo luogo, quello che è difficile perdonare a colei che è universalmente ritenuta un “genio della comunicazione” è di avere una proprietà di linguaggio non proprio all’altezza del titolo assegnatole.
Probabilmente però, l’obiettivo non era riconquistare il suo pubblico, quanto parlare al mercato della moda, cercare di far sapere alle multinazionali della fashion che Chiara Ferragni, intesa più come brand che come persona, è ancora in piedi. Tutte quelle aziende che, all’indomani della spiacevole vicenda che ha dato uno scossone violento alla sua credibilità, hanno rescisso i contratti milionari che avevano con l’influencer. Se le grandi aziende abbiano apprezzato lo diranno le future sponsorizzazioni, gli ingaggi e i contratti a venire.
Altro tema atteso dell’intervista era la situazione sentimentale tra lei e Fedez, quanto c’è di vero nella separazione, se non fosse la notizia della crisi matrimoniale una “exit strategy” era quello che volevano sapere gli spettatori. “Vedremo” dice lei vaga, siamo persone civili e abbiamo avuto altre crisi. “Certo che non è una strategia, è assurdo anche pensarlo”, perché scandalizzarsi se il suo privato è anche il suo pubblico per scelta, certo gestirne le emergenze è un mestiere che si impara, evidentemente a fatica. Aggiunge con aria ispirata, un po’ di discorsi motivazionali, il volersi bene, lo sforzarsi di vivere il presente.
E Fabio Fazio? Stavolta sembra che abbia rinunciato al ruolo di intervistatore per quello di spettatore privilegiato: niente contraddittorio, nessuna domanda interessante. Forse la più indovinata è stata l’ultima: “è stato difficile scegliere l’outfit?” Tanto per ricordarci che parlava con la Ferragni, mica con Rubbia.