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Celine. Colloqui con il professor Y

by Flavio Cioffi
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Consigli di lettura 17/2023

 

Louis-Ferdinand Celine (1894 – 1961) fu un collaborazionista filonazista e un antisemita. Per questi motivi, dopo la guerra, venne condannato in Francia. Fu anche uno scrittore, controverso. E non solo per motivi politici. Innovativo se non addirittura rivoluzionario secondo alcuni, una rimasticatura di Joyce secondo altri. Colloqui con il professor Y (1955) non è la sua opera principale. E’ stato definito un discorso della scrittura su se stessa che torna ad essere discorso sulla vita. Come tale ve ne propongo un estratto.

– Niente la ferma?…

– No, Colonnello!… all’emozione, Colonnello!… solo all’emozione!… l’ansimante emozione!

– Si, ma… si, ma…

– Non ci sono “ma”!… imbarco tutto!… caccio tutto nel mio treno!… glielo ripeto! tutte le emozioni nel mio treno!… con me!… il mio metrò emotivo prende su tutto! i miei libri prendono su tutto!

– Ah questa è bella! questa si che è bella! E gli stranieri? gli scrittori stranieri?

– Non esistono! Sono ancora dietro a decifrare La signora Bovary, la scena della carrozza… e Palla di sego!… che scopiazzano che è un pianto!… non andranno mai più in là… non è sviluppata la loro sensibilità… e mai lo sarà, ho paura… andranno veloci in aereo forse… ma nelle Arti?… quel che non si portan dietro!

– Eppure si parla, di loro!… sono tradotti!…

– E’ una truffa portentosa!… provi a togliergli gli uffici stampa, tutta quella favolosa pubblicità, la loro fenomenale faccia tosta, e non esistono più!…

– Ma i lettori?

– I lettori francesi sono snob, fessi e servili… cascano nel bluff!… e sono pure contenti! trovano scrittori d’altri lidi, che scrivono tutto come Delly… ed eccoli felici!… e fieri! l’autore più letto, in tutti i paesi del mondo, più tradotto di tutto l’universo: è Delly! Colonnello! Delly!

– Bè, però, le lingue straniere…

– Esiste una sola lingua, Colonnello, in questo mondo parababelonico! una sola lingua che conti! rispettabile! la lingua imperiale di questo mondo: la nostra!… coseturche, le altre, chiaro?… dialetti venuti fuori in ritardo! malmessi, mal leccati, arlecchinate! approssimazioni roche e miagolanti per foresti! bisciolamenti per pagliacci! è così, Colonnello!… so quel che mi dico e non ammetto discussioni!

– Ha una mentalità ristretta, sa?…

– Che ristretta… imperialista, Colonnello! come l’ho conquistata la superficie? non ha visto? che ho arraffato tutto? ha visto? è stato attento? ho imbarcato tutto nel mio metrò!… che cosa gli lascio alla superficie? le peggiori vaccate del cinema!… e poi le lingue straniere! le traduzioni!… ritraduzioni delle nostre peggiori purghe! che se ne servano al cinema, per i dialoghi!… oltre la psicologia! la pappardella psicologica!… tutta la cagheria filosofica, tutto l’orrore fotografico, tutto l’obitorio di natiche impalate, zinne operate, nasi accorciati, e chili di ciglia!… si! chili! pesanti!… unte!… rosse!… verdi!…

Dall’edizione del 1971 di Giulio Einaudi, traduzione di Gianni Celati e Lino Gabellone.

 

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