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CELESTINA 4.0 da Alilauro

by Ferdinando Maria Cioffi
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E’ tornato Celestina, storico monocarena della flotta Alilauro, con nuovo motore e 20 anni di meno.

Ce lo hanno spiegato con dovizia di particolari nel corso della presentazione, tenutasi lo scorso 19 luglio al Molo Beverello a bordo del mezzo, condotta con l’abituale disinvoltura e precisione da Fabio De Rosa, i tecnici della MTU, della Total e del RINA.

 

Ma chi ce ne ha offerto la plastica rappresentazione è stato Salvatore Lauro, presidente della holding Lauro, quando ci ha fatto notare che la nave era accesa e non si sentiva niente. Non un rumore, non una vibrazione. Ci siamo tutti guardati intorno stupiti. A saperlo, adesso un sottofondo si avverte, ma è davvero un’altra cosa.

Il DSC Celestina è stato dotato di un motore MTU 16V2000 M72 applicazione 1B con standard di emissioni IMO STAGE II. In parole povere un motore all’avanguardia che garantisce un migliore rendimento energetico e, soprattutto, abbatte le emissioni inquinanti: monossido di carbonio, idrocarburi incombusti, particolato; anticipando di alcuni anni il rispetto dei limiti di legge.

Avete presente gli aliscafi che partono tra una nube di fumo nero? Finito.

Questo ha consentito al RINA, di emettere un nuovo certificato che ringiovanisce formalmente il mezzo di 20 anni, e al consigliere regionale Borrelli, notoriamente attento alle problematiche ambientali, di aggiungere un bollino verde al progetto del Gruppo Lauro.

Un progetto che non ha solo l’obiettivo di ringiovanire la flotta per rispondere alle esigenze dell’utente, ma anche a quelle del personale in un quadro di efficienza e formazione.

“Le risorse umane rappresentano l’asset principale dell’azienda”, la cui mission è quella di “creare valore per i passeggeri, per i dipendenti e per gli azionisti”.

Il Celestina sarà impiegato lungo direttrice Napoli-Ischia