Cara Befana, sei l’ultima persona (?) a cui possiamo chiedere di esaudire qualche desiderio. Neanche Babbo Natale c’è riuscito, anzi sembra che la situazione sia peggiore di prima, almeno a sentire quanto rapidamente aumenta il tasso di positività. Ci siamo comportati bene, tranne qualche milione di sconsiderati che tu sai, abbiamo diritto ad avere le calze piene di dolciumi.
Cioè, mi spiego meglio, dando voce a tutti noi. Le caramelle, i cioccolatini andavano bene una volta, quando non eravamo sovrappeso o afflitti da diabete ed ipertensione. Vogliamo altro: vorremmo che questa pandemia già dalla notte tra il 5 e il 6 gennaio sparisse, risucchiata dai raggi della stella cometa o per meglio dire spazzata via dalla saggina della tua scopa. E’ chiedere troppo?
In quella benedetta notte di tanti anni fa, quando stavamo, da piccoli, con le orecchie ritte per sentirti entrare, l’atmosfera sospesa dell’attesa era emozionante. Poi il sonno prendeva il sopravvento, finché un poco accorto genitore faceva qualche rumore ed ecco che la favola bella si concludeva. Ma noi vogliamo ancora darti fiducia. Già che ci sei aggiungi nella calza di ognuno di noi il desiderio di concorrere a realizzare una rivoluzione ambientale, che parta dalle piccole cose: un diverso approccio all’alimentazione, un atteggiamento più corretto e rispettoso verso la natura, la volontà di acquisire uno stile di vita responsabile, banalmente imparare a fare la raccolta differenziata. La piccola Greta ha fatto scuola e noi adulti non possiamo tollerare che ci si accusi di fare solo bla, bla.
Forse sono richieste troppo velleitarie, tu queste cose non ce le puoi portare. Tutto dipende da noi, non c’è Befana che tenga. Hai ragione. E allora su cosa possiamo ripiegare? Altri vaccini? Magari a base di proteine e Dna, meno costosi di quelli a mRna, che potrebbero essere distribuiti a tutto il mondo, perché fin quando una piccola percentuale della popolazione mondiale sarà vaccinata a fronte di milioni di persone che non possono accedere ai vaccini, il Covid continuerà ad essere un grosso problema.
Cara Befana, personalmente io, nel mio piccolo, vorrei oltre alla salute vincere alla lotteria (anche se normalmente non gioco), riprendere a viaggiare, magari trovando nella calza un biglietto per un viaggio estremo tipo avventure nel mondo, avere una macchina nuova, ma piccola, perché la mia sta tirando le cuoia. Se bisogna chiedere, bisogna farlo in grande.
Grazie, cara Befana per quello che potrai fare.
P.S. So che nella mia calza troverò cioccolatini e dolciumi, se mi va bene.
Viene, viene la Befana
da una terra assai lontana,
così lontana che non c’è…
la Befana, sai chi è?
La Befana viene viene,
se stai zitto la senti bene:
se stai zitto ti addormenti,
la Befana più non senti.
La Befana, poveretta,
si confonde per la fretta:
invece del treno che avevo ordinato
un po’ di carbone mi ha lasciato.
Gianni Rodari