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Capitale della cultura 2027, Pompei tra le dieci finaliste

L'alleanza delle tre Pompei

by Federico L.I. FEDERICO
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Logo di Pompei candidata a “Capitale italiana della Cultura 2027

 

Continua dunque la corsa di Pompei al ruolo di Capitale italiana della Cultura 2027, destinataria privilegiata del sostegno di oltre Cento Comuni del Meridione d’Italia, pronti quindi a sostenerla concretamente nella fase finale. Queste le Città finaliste: Alberobello, Aliano, Brindisi, Gallipoli, La Spezia, Pompei, Pordenone, Reggio Calabria, Sant’Andrea di Conza e Savona.

Il Ministero della Cultura ha reso noto l’elenco dopo che l’apposita Giuria ha scelto i 10 progetti finalisti, a valle dell’esame delle 17 candidature pervenute. Sono stati privilegiati i dossier più rispondenti al bando iniziale e il Sud, sorprendentemente, ha fatto la parte del leone piazzando sette candidature su dieci.

La Giuria è presieduta dal giornalista e scrittore romano Davide Maria Desario, penna del Messaggero, nominato Presidente già nel 2022 dal Ministro Sangiuliano. Ben prima, quindi, delle vicende che lo hanno portato alle dimissioni. E a tal proposito si deve dare atto al Sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio, e al presidente del Consorzio Cethegus, Leonardo Valle, che fa da pilota per il raggiungimento dell’obiettivo con il Progetto “Pompei Continuum”, di essere usciti senza coinvolgimenti dalla scivolosa vicenda “pompeiana”.

In questa occasione viene premiata la strategia del Sindaco Lo Sapio, che ha saputo fidarsi e affidarsi ai vertici politici e gestionali del Ministero della Cultura, credendo nel Progetto “Pompei Continuum” del Consorzio pontino, mentre molti, amici e avversari, non avrebbero puntato un euro bucato sulla candidatura di Pompei.

Chi scrive quest’articolo, però, in più occasioni si è detto fiducioso nel piazzamento della Città di Pompei tra le Città finaliste. Per la vittoria finale… si vedrà. Altro non si può azzardare, anche per scaramanzia, nella migliore tradizione napoletana.

Oggi occorre comunque un ulteriore sforzo di immaginazione, con proposte concrete idonee a rafforzare l’ultimo affondo, per renderlo vittorioso, anche se tra le dieci finaliste ci sono agguerrite presenze.

Ma la Città di Pompei, in questo momento, può godere anche dell’appoggio del Parco Archeologico (e quindi anche del Ministero della Cultura?) nonché del Santuario Mariano (e quindi anche del Vaticano?).

Lascio gli interrogativi ai lettori. Ma mi sento di affermare che rarissimamente, prima d’ora, c’è stato un tanto comune sentire tra le tre “anime” che compongono la composita – e tripartita – realtà pompeiana: le cosiddette tre Pompei. E questo merito oggettivo va riconosciuto al Sindaco Carmine Lo Sapio, al Direttore del Parco Archeologico Gabriel Zuchtriegel e all’Arcivescovo di Pompei Tommaso Caputo, potendosi considerare la “triplice alleanza” un decisivo valore aggiunto.

Chiudiamo cedendo la parola comunicati ministeriali.

Le finaliste verranno convocate per le audizioni pubbliche il 25 e 26 febbraio 2025. Sarà l’occasione per ogni candidata di illustrare nel dettaglio il proprio progetto agli esperti che dovranno valutarli. Per ciascun dossier le audizioni avranno una durata di massimo 60 minuti, di cui 30 per la presentazione del progetto e 30 per una sessione di domande effettuate dalla Giuria.

La proclamazione della Capitale italiana della Cultura si terrà entro il 28 marzo 2025. Alla città vincitrice verrà assegnato un contributo finanziario di un milione di euro per realizzare le iniziative e gli obiettivi delineati nel progetto di candidatura. 

 

L’attesa sarà breve, dunque. Un grande “ad maiora” per la Terza Pompei!

 

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