Stiamo parlando della call internazionale per producers lanciata da Open Sound Festival.
Dopo la prima edizione dell’anno scorso, prodotta per Matera Capitale europea della cultura, riparte il festival “paleo-futurista”. E riparte dall’incontro tra musica elettronica contemporanea e suoni ancestrali, in collaborazione con Sugar Music. Una call aperta ai producers interessati a “creare nuove visioni sonore ispirate al concetto di futuro remoto”.
Cerchiamo di capire meglio. Si tratta di ricodificare sonorità antiche in chiave elettronica. Partendo dall’antico patrimonio lucano: cori polifonici arbëreshë, zampogne, campanacci e cupa cupa. Suoni registrati e catalogati nell’Open Sound Library realizzata durante l’esperienza di Matera Capitale.
La giuria di #OSA 2020 selezionerà 9 candidati. Tra questi saranno scelti i 3 ritenuti più idonei a co-creare e co-produrre la suite finale con i guest producers: Clap! Clap!, Yakamoto Kotzuga e Stabber. La suite sarà poi presentata dal vivo a settembre alla Terrazza di Palazzo Lanfranchi a Matera.
La call resterà aperta fino al 2 agosto. Il 9 agosto saranno annunciati i nomi dei primi 9 selezionati a cura dell’Open Sound Academy. Preludio all’edizione 2021 che, articolata in 4 sezioni (Terra, Acqua, Fuoco e Aria), punta a rivitalizzare il patrimonio culturale immateriale rendendolo fruibile in una dimensione contemporanea.
Regolamento di partecipazione a #OSA – Visita il sito opensoundfestival.eu/
Le foto sono dell’Open Sound Festival 2019