Perché l’ex Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, si è dimesso dal Consiglio regionale a pochi mesi dalle elezioni? Che senso ha?
Ne avrebbe forse avuto se si fosse dimesso nel 2015 dopo aver perso, anche per sua stessa responsabilità, il confronto elettorale con Vincenzo De Luca, guardandosi bene dal ricoprire davvero il ruolo di leader dell’opposizione in Consiglio. A maggior ragione nel 2020, nuovamente sconfitto da De Luca (eh si, sono 15 anni che ci sciroppiamo il duo Caldoro/De Luca) e divenuto quasi un corpo estraneo nella politica regionale. Anche nel 2022 sarebbe stato comprensibile, quando si candidò al Senato perdendo ancora una volta. Ma oggi, perché?
Per fare un piacere, secondo alcuni. In Consiglio sarà infatti sostituito da Maria Grazia Di Scala, prima dei non eletti con Forza Italia e poi passata nelle fila di Fratelli d’Italia, la quale potrà fare campagna elettorale da Consigliera in carica. Ben altra cosa che farla dall’esterno. E la Di Scala è politicamente vicina al Viceministro Cirielli, che aspira a candidarsi Governatore.
Già, ma anche se fosse, perché fare questo favore?
Perché, sempre secondo alcuni, Caldoro aspirerebbe ad una nomina governativa in quota FdI. Una qualunque. Se l’aspettava a suo tempo anche da FI, ma niente. Tanto che nel 2022 fece saltare il patto federativo tra Nuovo PSI, di cui è presidente, e FI.
Che dire? Vota Antonio!