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Bureau Veritas, idrogeno pilastro della decarbonizzazione

by Redazione
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“Non può esistere transizione energetica e specialmente decarbonizzazione senza lo sviluppo della filiera dell’idrogeno. Per raggiungere gli obiettivi di Net Zero che l’Europa si è data, è necessario pensare all’implementazione dell’idrogeno, dai settori hard to abate all’oil & gas, dalla chimica ai trasporti. E il futuro dell’idrogeno è inscindibilmente collegato al mondo delle energie rinnovabili”. Così Bureau Veritas, che ha rafforzato la sua task force per dare fiducia al mercato dell’idrogeno e favorire gli investimenti nella sua produzione e commercializzazione.

Qualche dato. L’Europa entro il 2030 dovrà disporre di 20.000.000 tonnellate annue di idrogeno, di cui 10.000.000 da importazioni extra EU. Lo Stato italiano ha avviato una serie di investimenti per lo sviluppo di una filiera italiana di idrogeno, più di 3 miliardi di euro. Dei quali, circa 500 milioni del PNRR per la realizzazione delle cosiddette “Hydrogen valley” per la produzione di idrogeno verde partendo da energie rinnovabili.

Secondo l’osservatorio Bureau Veritas, la filiera dell’idrogeno ha la “necessità di garantire la tracciabilità, la qualità e la sicurezza delle operazioni e dei processi che avvengono al suo interno (…) L’idrogeno è l’attore chiave per raggiungere gli obiettivi imposti dal Green Deal europeo, dal Recovery and Resilience Facility (RRF) e dal recente REPowerEU, per raggiungere la decarbonizzazione e l’indipendenza energetica dell’Unione Europea”.