Il Governo ha prorogato anche per il 2024 la possibilità di usufruire delle detrazioni fiscali per tutti coloro che desiderano rifare il look al proprio spazio verde.
Poter contare su un giardino o un’area verde annessa alla propria abitazione è un vero privilegio, perché consente di beneficiare di uno spazio aggiuntivo da vivere durante l’anno, accogliere ospiti, rilassarsi, praticare sport all’aria aperta e collezionare ricordi in famiglia.
Mantenerlo pulito, ben curato e armonioso è senza dubbio un valore aggiunto che si somma all’immobile e ne fa aumentare anche il valore.
Sistemare la propria area verde, da qualche tempo, costa persino meno, se si pensa allo sgravio del 36% sull’Irpef, entro la somma di 5.000 euro.
In altre parole, tutte le spese per allestire impianti di irrigazione, ad esempio, pozzi, coperture a verde, possono essere detratte fino a una spesa massima di 5.000 euro, ovvero 1.800 euro.
La detrazione viene ripartita in quote uguali per i successivi 10 anni, ma si tratta di un passaggio che trova comunque convenienza, rispetto alla mole di investimento necessaria per i lavori da effettuare.
Chiaramente, come per tutte le agevolazioni statali, anche il Bonus Verde richiede specifici requisiti e la necessità di effettuare una richiesta formale per essere fruito.
Per fruire della detrazione, infatti, bisogna necessariamente essere proprietari dell’immobile, inquilini o goderne della disponibilità e i lavori devono essere pertinenti alla sistemazione del verde.
In merito alla documentazione a corredo della richiesta, è necessario conservare le attestazioni di pagamento, eventuali dichiarazioni dell’amministratore condominiale, una autocertificazione che attesti la somma delle spese e le fatture che riportano il codice fiscale del beneficiario.
Quest’ultimo dato, in particolare, è fondamentale, perché serve a identificare in modo univoco il soggetto che dovrà beneficiare della detrazione.
Il codice fiscale, di fatto, assolve proprio a una funzione identificativa, dal punto di vista tributario, di ogni soggetto residente o soggiornante in Italia.
È utile all’Agenzia delle Entrate, per tenere traccia di tutti gli iscritti all’anagrafe tributaria e della loro posizione ai fini fiscali.
Omettere il codice fiscale, sulla documentazione ufficiale, può quindi esporre al rischio di non beneficiare della detrazione prevista dal Bonus Verde.
D’altra parte, oggi, più che in passato, è estremamente facile ricavarlo anche nei casi in cui non si abbia a portata di mano.
Esistono diverse piattaforme online dedicate proprio al calcolo codice fiscale, come CodiceFiscale, particolarmente precisa e intuitiva.
Fruire di questo servizio online, comodo e gratuito, senza dubbio costituisce un valido supporto nel momento in cui serve, poiché basta inserire i propri dati personali, come nome, cognome, data, luogo di nascita e sesso, per visualizzare il proprio codice fiscale esatto.
Così facendo, ovunque e in qualsiasi momento, anche quando non si ha la tessera sanitaria con sé, si può ricavare il codice fiscale, senza doverlo necessariamente ricordare o calcolare a mente.