125 miliardi di fatturato in meno nel 2020. E’ questa la stima diffusa oggi dal Centro Studi “BlueMonitorLab” dell’impatto del Covid-19 sulla Blue Economy italiana. Intesa non solo come porti e navi merci e passeggeri, ossia come cluster marittimo che rappresenta il 3-4% del Pil nazionale, ma come settore esteso. Turismo “marino”, cantieristica, servizi e logistica, artigianato, difesa del patrimonio ambientale ed economico dei litorali, biotecnologie marine, energia high tech blue.
Nel tradizionale cluster marittimo la classifica negativa è ovviamente guidata dal settore delle crociere. A fronte di una previsione di 13 milioni e mezzo di passeggeri, risulta una perdita nel primo semestre di quest’anno di quasi 7 milioni e la cancellazione di 2.709 scali nei porti italiani. Non si prevede una significativa ripresa nella seconda parte dell’anno.
Il che si ripercuote sull’industria cantieristica, a cominciare dai dubbi riguardanti il portafoglio ordini di Fincantieri. 46 navi da crociera i cui contratti sarebbero oggetto di discussione.
Nel settore turistico correlato si ipotizza una perdita netta di fatturato fra i 55 e i 60 miliardi. Il solo turismo blu rappresenta, secondo le ultime proiezioni, il 9% del Pil nazionale.
Cattive notizie anche per la nautica da diporto, con porti deserti e con zero prenotazioni, ma con la speranza che luglio e agosto possano consentire di salvare parte della stagione.
I porti commerciali hanno perso, ad eccezione di Gioia Tauro e Trieste, dal 20 al 30% del traffico anche nel settore dei container.
La pesca nel primo semestre ha segnato un crollo dell’80%, quantificabile in 1,5 miliardi di euro. Giù anche l’intrattenimento, l’artigianato e la moda legati al mare, parchi marini e acquari.
Dopo l’abbattimento dell’attività di questi mesi, i traghetti dovranno affrontare costi di gestione invariati e contrazione del fatturato determinata dalle norme anti-contagio. Si valuta infatti che le navi viaggeranno al 60% della loro capacità.
Queste indicazioni sono il frutto di una prima elaborazione effettuata sui dati diffusi da 25 differenti associazioni imprenditoriali e istituzioni. Lo studio di base è in fase di elaborazione e BlueMonitorLab ha voluto anticipare i primi dati per focalizzare l’attenzione sui fenomeni in atto.
Il Centro Studi fa perno su un Comitato promotore di esperti presieduto dal professor Giulio Sapelli. Ne fanno parte Gian Enzo Duci, presidente degli agenti marittimi italiani, Francesco Parola, esperto di economia dei trasporti, Ettore Pollicardo, presidente del Gruppo Bureau Veritas Italia, Alessandro Laghezza, imprenditore della logistica, Lorenzo Pollicardo, esperto di nautica, e Diego Paltrinieri, studioso di erosione dei litorali.