Il Complesso immobiliare con parco monumentale dell’ex Polverificio borbonico di Scafati ha ospitato dal 27 al 30 settembre la BITUS 2023. Esplicitiamo subito l’acronimo – di non immediata decrittabilità – per chiarire che per BITUS si intende la Borsa Internazionale del Turismo Scolastico e della Didattica Fuori dalla Classe, promossa e sostenuta dalla Direzione Generale per le politiche culturali e il turismo assieme all’Assessorato allo Sviluppo e Promozione del Turismo di Regione Campania, dall’Agenzia Regionale Campania Turismo e dal Parco Archeologico di Pompei.
Quest’ultimo è anche il padrone di casa, sebbene la casa è stata in più occasioni oggetto di contestazione o, meglio, di precisazioni almeno alternative, quando non opposte, tra le strutture periferiche del MIC-Ministero della Cultura e il Comune di Scafati, di cui è parte, pur avendo accesso anche da Pompei.
E ciò, perché il Complesso dell’ex Polverificio – destinato all’uso pubblico come Parco comprensoriale della Grande Pompei – con i propri platani monumentali a formare viali di straordinario effetto prospettico, è ubicato borderline sia rispetto al confine dei due comuni di Scafati e Pompei, sia rispetto quindi alle due Province di Salerno e Napoli.
Ma non basta, in quanto anche il fiume Sarno e il seicentesco canale Bottaro, sebbene ormai asciutto, ne segnano i confini Nord e Sud. E ancora non basta (!): perché anche la (nuova) Buffer Zone UNESCO, di cui si è parlato e scritto molto negli ultimi giorni, snoda i propri confini – non sempre del tutto comprensibili e condivisibili – lungo il perimetro del Parco borbonico, amputando però di netto, lungo ottocentesco il tracciato del Sarno, i confini territoriali amministrativi dei due Comuni di Scafati e Pompei, stabiliti nel 1928 con la nascita del Comune di Pompei.
Ma della nuova Buffer Zone UNESCO, disegnata nel 2014, in epoca Franceschiniana, ma riveduta e corretta recentemente ad opera di Sangiuliano, parleremo in un prossimo articolo. Pertanto ora, tornando opportunamente alla BITUS, aggiungiamo che la appena conclusasi edizione 2023, la seconda, è stata ideata e organizzata da Domenico Maria Corrado de “I Mercanti d’Arte”, assieme a CoopCulture, ingaggio e contributo scientifico BTO Educational, con il patrocinio di Comune di Scafati, Ministero del Turismo, ENIT Agenzia Nazionale Turismo e Fondazione Banco di Napoli.
Questa edizione 2023 chiude con quindicimila presenze, provenienti prevalentemente da 120 istituti scolastici, di medie e superiori, delle regioni Campania, Lazio, Puglia, Basilicata e Abruzzo, quindi prevalentemente dal Centro-Sud Italia. E non è poco, considerato che i quindicimila visitatori hanno a vario titolo partecipato attivamente a laboratori didattici e attività per bambini e ragazzi con CoopCulture, Scuola Italiana Comix di Napoli, La Cartiera e, all’aperto, al GIVOVA Sport Village.
Inoltre essi hanno incontrato l’attore testimonial Massimiliano Gallo e, ancora, partecipato a tanti incontri e momenti, tra spettacoli, presentazioni di libri e anteprime e alle esibizioni delle orchestre giovanili scolastiche per la seconda edizione dello Student Music Festival, nell’arco dei quattro giorni di BITUS.
Grande successo, inoltre, si è ottenuto con il workshop d’incontro tra domanda – nazionale e internazionale – e offerta di proposte per il turismo scolastico, i viaggi studio e la didattica fuori dalla classe, in collaborazione con ENIT Agenzia del Turismo, con 90 operatori del settore come tour operator, agenzie di viaggi, vettori della mobilità, istituti scolastici di ogni ordine e grado.
Tra gli incontri, la presentazione del progetto di ENIT, WeMED_NaTOUR, sul turismo marittimo e costiero per le nuove generazioni, nonché l’incontro sull’importanza della buona alimentazione e dello sport nelle scuole per la prevenzione dell’obesità e l’educazione a corretti stili di vita, con il giornalista Peppe Iannicelli e Gennaro Velardo, Presidente Italia Ortofrutta Unione Nazionale, e l’anteprima del Manifesto dei valori del Turismo educativo della Regione Toscana. Lanciato anche un Progetto dal titolo “33 anni dopo, io speriamo che me la cavo… ancora” per i ragazzi di scuole selezionate che scriveranno dei temi sull’intramontabile libro di Marcello D’Orta, destinato a diventare uno spettacolo teatrale con l’attore Paolo Caiazzo, anch’egli presente a BITUS.
Domenico Corrado, l’ideatore e organizzatore della edizione Zero ha aggiunto: Questa prima vera BITUS, che ha fatto seguito alla Edizione Zero, è stata l’ulteriore presa di coscienza che il sogno, iniziato anni fa, è diventato una realtà necessaria, superando le più rosee aspettative, rendendo un obbligo morale l’idea di continuare su questa strada.
Tra gli eventi di ambito territoriale vesuviano ospitati da BITUS segnaliamo quello organizzato da Giuseppe Scagliarini, ideatore della Proloco Pompei Today, affiancato da Elena Sposato, la quale ha introdotto i lavori nel “Caffè Letterario” di BITUS. “Peppe” Scagliarini ha presentato il Programma della nuova Pro Loco pompeiana, che intende aprirsi anche al territorio della Grande Pompei, come individuata dalla Buffer Zone Unesco. Il microfono è passato poi a chi scrive, che ha introdotto l’uditorio alla opera letteraria dell’archeologa Ilenia Tamburro: L’arte della Cura, un agile ma completo volume sulla Scuola Medica Salernitana, un condensato che spazia tra la medicina e la filosofia dell’essere, condito dal “sapere in pillole” degli aforismi salernitani.
Il seguito dell’incontro si è sostanziato in una dotta introduzione di Aristide Donadio, seguita da una performance attoriale dell’attore Mario Grazio Balzano che ha letto brani di Maite Iervolino, donna impegnata nel sociale, traduttrice e autrice di un racconto “mitteleuropeo” dal titolo “Tocka e lìtost, sehnsucht e nostalgia”. E qui vale la pena di sottolineare che la copertina del volumetto è stata arricchita dalla riproduzione di un’opera pittorica di Stefania Sabatino, pittrice vesuviana la quale – con le sue dissolvenze formali e cromatiche, che si raggrumano in profili intriganti di corpi umani – si è affermata da anni ben oltre i confini comprensoriali, travalicando i confini campani, come protagonista di mostre di alto livello, rintracciabili sulla sua Pagina FB come “Stefania Sabatino Artist”.