Si è tenuta ieri, a Roma, l’audizione di Federcasse, l’associazione nazionale delle Banche di credito cooperativo e delle Casse rurali, davanti alla Commissione Finanze della Camera dei Deputati, nell’ambito dell’esame delle “Misure urgenti per il sostegno al sistema creditizio del Mezzogiorno e per la realizzazione di una Banca di Investimento”.
La delegazione di Federcasse, guidata dal Presidente Augusto dell’Erba, ha offerto la disponibilità del Credito Cooperativo a valutare eventuali possibilità di collaborazione, in via complementare e sussidiaria, con la nuova realtà finanziaria che si intende costituire.
Al riguardo il Presidente della BCC di Napoli, Amedeo Manzo, ha dichiarato: “Il Credito Cooperativo nella nostra Città grazie alla Bcc di Napoli sta sviluppando un importante attività di sostegno alle piccole imprese, agli artigiani, le famiglie e le start up. Il nostro ruolo è quello di essere vicini in chiave anticiclica al nostro territorio dimostrando l’importanza della biodiversità creditizia soprattutto a Napoli dove l’esigenza di dialogo e centralità dell’uomo è essenziale. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Napoli vincerà”.
La memoria presentata in audizione da Federcasse ha offerto alcuni dati interessanti (al settembre 2019). Nel Sud operano 77 Banche di Credito Cooperativo con 680 sportelli diffusi in 528 Comuni. I soci sono 157.063 e i dipendenti 4.132. In 172 Comuni del Mezzogiorno le BCC rappresentano l’unica presenza bancaria. La raccolta complessiva al Sud è di 23,6 miliardi di euro. Gli impieghi superano i 13,5 miliardi. Il patrimonio è pari a 2,8 miliardi con coefficienti molto elevati.
L’eventuale collaborazione con la nuova Banca di Investimenti potrebbe riguardare il rafforzamento della struttura delle imprese di minori dimensioni e la realizzazione di piccole infrastrutture o piccoli interventi infrastrutturali.
Particolarmente interessante, per le BCC, sarebbe contribuire a veicolare nel Mezzogiorno le risorse del nuovo Programma di investimenti strutturali 2021-2027 dell’Unione Europea, InvestEU, che si concentrerà su quattro grandi linee di intervento: infrastrutture sostenibili; ricerca, innovazione e digitalizzazione; piccole e medie imprese; investimenti sociali. Ma anche contribuire al nuovo Green Deal europeo che comporterà un ingente fabbisogno di investimenti.
Federcasse non ha poi perso l’occasione per avanzare proposte relative al necessario, non ancora completato, adeguamento normativo conseguente alla riforma del Credito Cooperativo, con lo sguardo rivolto all’imminente rivoluzione nella normativa bancaria e finanziaria europea (finanza sostenibile, Basilea 4, “transizione verde”).