fbpx
Home Politica Autonomia differenziata, lettera aperta dalla Bolognina a Napoli

Autonomia differenziata, lettera aperta dalla Bolognina a Napoli

by Giuseppe Giliberti
0 comment

L’Autore è Direttore di “LAB Politiche e Culture”, www.labpolitiche.it

 

Caro Direttore,
il progetto di autonomia differenziata sta avendo un merito: riporta all’ordine del giorno la questione meridionale come problema nazionale. Al di là degli schieramenti politici, sta facendo riflettere l’opinione pubblica sul modello liberista di sviluppo e sul rapporto tra Regioni, Enti locali e Stato. Soprattutto, sta ponendo ai cittadini la seguente, elementare domanda: “Quanto vale la mia vita?”. Si fa presto a dire che il valore della vita è incalcolabile. Ma è falso: qualunque assicuratore sa, in termini di matematica attuariale, che la speranza di vita di un napoletano è di alcuni anni minore di quella di un milanese. Contano le differenze di reddito, ma soprattutto quelle riguardanti gli investimenti pubblici pro capite, soprattutto in campo sanitario. Possiamo dire brutalmente, caro amico, che la mia vita vale più della tua, e lo posso dimostrare in base alle spese che lo Stato e le Regioni Emilia-Romagna e Campania effettuano rispettivamente per me e per te. Ci va bene questo? O ci fa salire il sangue alla testa per l’ira? Vogliamo continuare fino ad infrangere l’unità nazionale, oppure cambiare radicalmente rotta? È una questione che va posta non solo al Governo, ma anche all’opposizione di sinistra e ad ogni cittadino, uno per uno, sia del Nord che del Sud.
La proposta di un giornale napoletano (www.genteeterritorio.it) a una rivista bolognese, di organizzare una discussione sulla questione meridionale e le autonomie, è interessante. A rendere ancora più interessante questa sfida è il terreno proposto: il Circolo Bolognina, quello della svolta di Occhetto, quello a cui è iscritta la Segretaria del PD Elly Schlein. È il simbolo di una sinistra europea e democratica, riformista e radicale nello stesso tempo. Tutto è molto simbolico nella tua proposta. E penso anch’io che i simboli contino, che abbiano una forza persuasiva. Perciò sono d’accordo. Facciamolo, lavoriamoci insieme, un giornale del Sud e una rivista del Nord.
Cordiali saluti.