Diciamocelo papale papale: l’autonomia differenziata è una porcata! Lo sappiamo tutti. Al Sud come al Nord, terroni e polentoni. Già nel nome. Differenziata? E perché? Conosciamo tutti anche la risposta: perché chi guadagna di più non vuole che i suoi soldi, le sue tasse, vengano spesi fuori dal cortile di casa sua. E la gente che urla contro le incapaci Regioni del Sud è la stessa che contesta le regole europee scritte dai cosiddetti Paesi virtuosi del Nord Europa, che ci hanno costretto ad andare in pensione a 67 anni e a curarci da soli. Che volete farci, siamo tutti al sud di qualcun altro.
In Italia va avanti così da sempre. La differenziazione risale all’Unità (frutto, detto per inciso, di una guerra di conquista). La Questione Meridionale risale ad allora, sempre presente nei programmi di qualunque governo giusto per forma. Della serie: vota Antonio. Ma almeno lo Stato ci portò l’Italsider a Bagnoli e la Fiat a Pomigliano. Poi sono nate le Regioni, volute dalla sinistra, e si è andati sempre peggio. Ancora oggi si rimpiange la Cassa per il Mezzogiorno.
Ma in un certo senso non è colpa di nessuno, è un fatto strutturale. Un po’ come l’Inghilterra e l’Irlanda. Un paese più forte (sotto tutti i punti di vista) se ne prende uno più debole e prima lo spreme, poi lo abbandona a se stesso. Ovviamente non è così automatico, non è lineare, si va avanti (o indietro, a seconda dei punti di vista) a singhiozzo. Ma il modello è quello.
Ma allora, se da sempre lo Stato spende più al Nord che al Sud che bisogno c’è di fare l’autonomia differenziata? Un po’ per propaganda politica (se il Po esonda in Emilia è perché buttiamo i soldi dandoli a Napoli) e un po’ per raschiare il fondo del barile (possiamo dargliene ancora di meno, approfittiamone).
Ora, che questo lo dica la Lega è nelle cose. Che Forza Italia l’appoggi, ci sta. Che FdI non dica di no è ovvio in questo momento, ma c’è da sperare che dopo le europee tiri sostanzialmente il freno. Come fecero a suo tempo i 5Stelle. Ma la Sinistra? Chiedo scusa, il PD?
Già, perché chi mise il progetto di Autonomia Differenziata sul tavolo del Governo fu il presidente PD dell’Emilia-Romagna Bonaccini. La Schlein era la sua Vice e non ci ricordiamo che all’epoca fosse contraria. Il governatore PD (!?) De Luca, che oggi strepita, non strepitava mica quando appoggiò Bonaccini nella sua corsa alla segreteria del partito. Cosa vuole fare veramente il PD? Come la pensano i suoi iscritti e i suoi elettori padani? Da che parte stanno Don Camillo e Peppone?
Questo giornale, Gente e Territorio, napoletano, fa parte di una sorta di rete con il francese Dialogos e il bolognese LAB – Dialoghi della Bolognina con l’obiettivo di approfondire varie tematiche. Quale occasione migliore? Portiamo il dibattito da Napoli a Bologna. Organizziamo un convegno alla Bolognina, nel cuore della Pianura Padana, del PD e della Schlein, al quale partecipino i terroni che luccicano sul mare. Potrebbe aiutare qualcuno a capire meglio.