Alla Vigilia di San Valentino, con il 51% di gradimento tra gl’italiani, si chiude l’esperienza del Governo Conte Bis. Da oggi ad avere la responsabilità di portare l’Italia fuori dalla crisi pandemica, economica e sociale sarà il professore Mario Draghi che comincia la sua avventura da Premier con un gradimento poco al di sotto di quello che ebbe l’omonimo Monti (ovviamente prima di cominciare a lavorare, il dopo lo conosciamo bene tutti), ma con un sostegno parlamentare ben più ampio, considerato, a quanto pare, che soltanto la compagine di Fratelli d’Italia non voterà la fiducia all’ex Presidente della Banca Centrale Europea.
Con 8 tecnici e quindici ministri di sei partiti, secondo la più classica delle lottizzazioni da manuale Cencelli (4 esponenti del M5s, 3 del PD Lega e FI, 1 IV e LEU), 15 uomini e 8 donne, il professore Mario Draghi dovrà mettersi subito a lavoro, dopo un mese di stallo iniziato con le dimissioni delle due ministre di Italia Viva, il 13 gennaio scorso.
Davanti al nuovo Governo ci sono mesi di lavoro che, sostanzialmente andranno in due diverse direzioni; una orientata a sconfiggere il virus, l’altra ad operare le scelte con cui l’Italia conta di uscire dalla crisi economica e sociale, utilizzando le ingenti risorse provenienti dall’Europa, che l’Italia si è conquistate ai tavoli delle trattative dell’UE.
Entra Draghi, il professore più titolato d’Italia, ed esce Conte, l’avvocato del popolo che per due anni e mezzo, alla guida di due diversi Governi, ha condotto l’Italia, attraverso mesi a dir poco difficili. A vedere le immagini del passaggio di consegne, il classico rito della campanella a Palazzo Chigi, traspare dagli occhi di Giuseppe Conte la serenità di un uomo che non si è mai risparmiato e che con “disciplina e onore”, come a lui piace spesso ricordare, ha servito lo Stato con grande senso delle Istituzioni e del dovere, fino all’ultimo minuto, quando ha accolto il nuovo inquilino di Palazzo Chigi con vera cordialità.
L’inusuale lungo applauso dei funzionari e dipendenti che, affacciati dalle finestre che danno sul cortile di Palazzo Chigi, hanno salutato l’uscita di Giuseppe Conte, costretto a tornare indietro per un ulteriore saluto, dà l’idea dello spessore di un uomo che, dal nulla, ha saputo conquistare la stima di tantissimi cittadini, i quali, anche al di là delle personali convinzioni politiche, dovrebbero avere sempre un senso di gratitudine verso “onesti” servitori dello Stato.
Da oggi l’Italia ha di nuovo un Governo nel pieno delle sue funzioni; auguri a Draghi, alla sua squadra e a tutti noi cittadini.