TheBlueChemistryLab, coordinato da Valeria Costantino del Dipartimento di Farmacia dell’Università di Napoli, sta svolgendo un’attività di monitoraggio della biodiversità dei cianobatteri. Un progetto sostenuto dal National Biodiversity Future Center (NBFC).
I cianobatteri, noti anche come alghe blu-verdi, sono organismi unicellulari fotosintetici che si trovano negli oceani, nei laghi d’acqua dolce, nei fiumi e anche in ambienti terrestri. Sono bioindicatori dello stato di salute dell’ambiente. In condizioni di eccesso di nutrienti, infatti, “proliferano fino a formare fioriture (bloom) caratterizzate dalla comparsa di strati spessi sulla superficie dell’acqua”. E possono essere anche dannosi per la salute umana, per gli animali e per l’ambiente. “Le fioriture possono causare danni ecologici come la diminuzione dell’ossigeno nei corpi idrici, che può portare al danneggiamento della vita acquatica”.
È quindi necessario monitorare le fioriture per ridurne l’impatto. “Le fioriture cianobatteriche appaiono solitamente come spessi tappeti, chiazze o strisce sulla superficie dell’acqua. Possono formare schiuma a pelo d’acqua, soprattutto in condizioni di vento. Il colore delle fioriture può variare dal verde, al blu-verde o addirittura al marrone-rossastro, a seconda delle specie di cianobatteri presenti. Alcune fioriture possono produrre odori sgradevoli”.
Teresa De Rosa, dottoranda all’Università di Napoli Federico II e responsabile della campagna di monitoraggio dei cianobatteri, invita “tutti i cittadini a comunicare eventuali bloom inviando un’email a [email protected] o [email protected]”.