Il giorno 5 dicembre a seguito della mobilitazione popolare del 29 settembre, il Commissario per la bonifica e Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, è stato nella sede della X Municipalità, per dare risposte chiare e informazioni su bonifica, lavoro, colmata e piano bradisismo! (prima parte: https://www.genteeterritorio.it/assemblea-pubblica-a-bagnoli-1-il-sindaco-alla-municipalita-risposte-non-pervenute/).
E’ il turno del Sindaco Manfredi che ha esordito con: “Veniamo da anni in cui sono state usate tante parole, ma abbiamo assistito a pochi fatti. Forse è arrivato il momento di fare di più, e usare meno parole”. Manfredi ha spiegato che oggi avrebbe parlato del bradisismo, dicendo che il 22 gennaio si terrà un altro incontro, sempre in municipalità per dare risposte sul futuro del SIN Bagnoli, entrando subito nel merito della vicenda bradisismo: “Il rischio di un’eruzione oggi nel territorio dei Campi Flegrei è estremamente lontano, non ci sono indicazioni, in una delle aree più monitorate al mondo, che ci possa essere domani una eruzione. Non ci sono proprio le condizioni per un passaggio a un livello di allerta di tipo arancione. Del resto negli ultimi tempi la situazione sia del sollevamento del suolo che delle scosse è fortemente rallentata, è una situazione in continua evoluzione, quindi è opportuno seguirla con attenzione”. Aggiungendo: “Ci vuole un nuovo piano di evacuazione, – spiegando che il nuovo piano di evacuazione è – redatto in previsione di una possibile super crisi bradisismica, perché quello per l’eruzione già esiste, ed è già stato fatto alcuni anni fa. Il nuovo decreto legge prevede una analisi di vulnerabilità ulteriore sia su tutti gli edifici pubblici che sull’edilizia privata. Per le vie di fuga – ha sottolineato il Sindaco – ci sono dei progetti approvati, la legge prevedeva la costruzione di una bretella che era una via di fuga ma non è stata mai fatta, quella che attraverserebbe via Diocleziano con un tunnel arrivando alla Tangenziale. È un progetto degli anni ‘80 che va ripreso e realizzato”. Manfredi ha anche accennato all’interramento della Cumana, ma solo un accenno. “Noi stiamo definendo un piano dettagliato di intervento, ma esiste un problema: se c’è una situazione di vulnerabilità che facciamo? La nostra proposta è stata quella di una incentivazione pubblica data ai privati, come un sisma bonus specifico, che garantisca ai cittadini di poter avere le risorse per intervenire. Questa nostra proposta nel decreto non c’è. Io faccio un invito a tutti, maggioranza e opposizione: bisogna spingere perché il governo metta nel decreto delle risorse perché il privato possa avere uno strumento per risolvere un problema”. Il sindaco ha accennato alle bonifiche, evidenziando: “di aver preteso che ci fosse un progetto per la bonifica a mare, quando sono arrivato non c’era, mi deve essere consegnato, il progetto, e sapremo come si farà, quanto costerà la bonifica a mare e quale risultato otterremo”. Conclude assicurando: “io voglio fare di tutto perché gli investimenti abbiano una ricaduta positiva sul territorio, se vengono spesi dei soldi, deve beneficiarne il territorio”.
Le conclusioni sull’assemblea pubblica sono deludenti, il Sindaco e il suo Assessore non hanno risposto alle domande dell’assemblea, anzi le hanno totalmente ignorate spiegando, come si fa ad un bambino, cosa fosse il Bradisismo, e che non ci sono assolutamente problemi, parlando in modo generico del problema senza dare spiegazioni e risposte alle domande poste. Incontro totalmente deludente e assolutamente insufficiente!
Le domande poste dagli intervenuti erano chiare. Gianfranco: “vivere con il bradisismo è possibile solo a condizione che si realizzino interventi di prevenzione sulla viabilità, sulla vulnerabilità del patrimonio immobiliare pubblico e privato, con una informazione corretta e trasparente”. Eddi: “volevo sapere se le implementazioni tecniche, visti i segnali che dicevano prima con le relazioni le persone che sono intervenute, hanno una conseguenza anche rispetto al blocco degli Indici Urbanistici, se questa cosa almeno fa svegliare chi ancora pensa che a Bagnoli bisogna costruire? Poi chiederemo anche come si sta procedendo, perché sappiamo che si sta procedendo col monitoraggio degli edifici che ci sembra abbastanza particolare che il tutto sia affidato ad una sola azienda, piuttosto che ad un piano generale che preveda tecnici con i quali possiamo anche consultarci. Le domande poste dai rappresentanti dell’assemblea erano chiare, ma le risposte non sono pervenute, se non in modo parziale e generico, alcune totalmente disattese.
I cittadini avrebbero voluto sentire altro, tipo: a Bagnoli, Cavalleggeri e Fuorigrotta saranno fatti degli studi per affrontare la realizzazione di vie di fuga e la creazione di aree di raccolta in caso di necessità, saranno fatti degli studi nei luoghi dove il traffico normalmente si aggroviglia, a Bagnoli si faranno sicuramente delle nuove strade per sbloccarla dalle barriere ferroviarie attuali, A Cavalleggeri sarà affrontato il problema della strettoia di via Campegna e altro, a Fuorigrotta si farà in modo di studiare e risolvere l’assurdo taglio causato con Italia 90 di via Terracina tagliata a metà, saranno realizzati nuovi percorsi per liberarla dagli attuali blocchi quotidiani, e via dicendo.
I cittadini con le loro richieste hanno espresso il concetto di Resilienza! La resilienza è la capacità degli individui di far fronte allo stress e alle avversità uscendone rafforzati, di saper resistere e di riorganizzare positivamente la propria vita e le proprie abitudini a seguito di un evento critico negativo.
Hanno espresso la richiesta normale di chi vive una zona dichiarata Rossa dalla Protezione Civile da più di 11 anni, e di attuarvi ciò che si attua in zona Rossa! Con la locuzione zona rossa si definisce un’area soggetta ad un alto rischio di carattere ambientale, sociale o d’altro genere. Può essere istituita temporaneamente o definitivamente e può essere interdetta al pubblico. La nostra è definitiva, essendo un vulcano attivo!
Hanno chiesto esplicitamente se si ha ancora intenzione di costruire in Zona Rossa, viste le quantità di cemento previste fra il PUA e il PRARU, ben 3.750.000 metri cubi di cemento, un intero quartiere, che per il Principio di Precauzione non andrebbero assolutamente realizzati, almeno quelli destinati a civili abitazioni, e sono molti, che andrebbero ad incidere sul già elevatissimo Carico Urbanistico esistente, semplicemente per il Principio di Precauzione, visto l’elevatissimo valore esposto! Il Principio di Precauzione è la definizione formale di rischio naturale, ed è quella espressa dal prodotto di: Pericolosità per Valore esposto, per Vulnerabilità. Ciò implica che, se anche la pericolosità fosse estremamente bassa (nulla non può esserla mai!!) in presenza di un elevatissimo Valore esposto e/o livello di Vulnerabilità (come nel nostro caso), lo stesso rischio assume un valore Molto Elevato.
Il Sindaco ignorando le domande e le leggi vigenti nel nostro paese ha glissato, ma non ha detto, come fatto altrove, che a Bagnoli nel PRARU non cambia nulla in quanto le costruzioni saranno realizzate antisismiche, e verranno tutte realizzate! Ricordo siamo in ZONA ROSSA, e in ZONA ROSSA NON SI REALIZZANO NUOVE ABITAZIONI, il problema non è nell’immediato ma è sicuramente a venire nel tempo, forse anche fra mille anni, e non è un fardello da addossare alle future generazioni!
Per quanto riguarda le vie di fuga, il Sindaco ha rilanciato l’idea del Tunnel approvato nel 1984, un tunnel che attualmente collega il nulla con la tangenziale, sottopassando l’intero quartiere di Bagnoli, all’attualità totalmente inutile, ma sicuramente funzionale alle loro intenzioni cementificatorie del PRARU!
Per quanto riguarda il monitoraggio degli edifici, il Sindaco non ha risposto e sappiamo benissimo che il tutto sarà probabilmente affidato ad una sola azienda, la PLINIVS dell’università Federico II, con direttore Giulio Zuccaro che a questo scopo già riceve fondi dallo Stato, certo si potrebbero usare le loro schede indicative prestampate, ma fare eseguire le verifiche dai tantissimi tecnici del territorio, istituendo in via sperimentale Nazionale, il tanto agognato libretto del fabbricato, incaricando e fornendo occupazione ad una vasta schiera di Tecnici del territorio, così come esiste il medico della mutua potrebbe esistere il tecnico responsabile dell’edificio, con l’istituzione di una commissione di controllo che decide le priorità in base alle schede compilate, e fondi e le priorità necessarie agli interventi in base al reddito, chi meno ha più aiuto avrà, e non come i “Super Bonus” dove come si è visto chi ha fa! E chi non ha non fa!
Ancora mi domando, il Sindaco ci ha raccontato che non vi era un progetto per la bonifica del mare, allora mi chiedo che fine abbia fatto il progetto finanziato dal MUR nel 2017 con 1Miliardo e 400Milioni, progetto ABBaCo, coordinato dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn, finalizzato allo studio della bonifica della Baia di Bagnoli-Coroglio. Oggi si parla di un nuovo progetto, il Progetto Life Sedremed 1,5 mln sugli stessi fondali, e sempre coordinato dalla stessa Stazione Zoologica Anton Dohrn. Il 3 ottobre 2022 è partita a Bagnoli la sperimentazione del progetto europeo Life Sidremed, effettuato con tecnologie all’avanguardia sui fondali dell’ex area industriale di Napoli. Il progetto, finanziato nella sua fase sperimentale per 1,5 milioni di euro, con l’utilizzo di due tecnologie utilizzate da realtà nordeuropee: del biorisanamento tramite l’utilizzo di microrganismi si occupa la belga Idrabel, che ha sviluppato un metodo di biofissazione, immobilizzando i microrganismi su supporti minerali naturali. Una tecnica già sperimentata, mai però in mare aperto.
Ancora Eddi ha detto che il documento per il 22 gennaio potremmo prepararlo Noi, penso sia proprio il caso, se non un documento, almeno le domande precise a cui vorremmo risposte altrettanto precise. Del tipo: parte la bonifica del Parco dello Sport; a noi non basta sapere che la bonifica verrà fatta a mezzo di biophytoremediation e Desorbimento-termico, noi vogliamo sapere dove verrà usata una e dove l’altra, fino a che profondità e per quale estensione.
O ancora, non ci basta sapere che Città della Scienza verrà ricostruita nell’area, attualmente destinata a parcheggio, di proprietà di Invitalia, che si sviluppa su un’area di circa 23.000 mq su via Coroglio con un unico corpo di fabbrica di 3 livelli fuori terra (con un’altezza massima di circa 18 m). Ospiterà aree per esposizioni temporanee e permanenti, spazi didattici, zona ristoro e altro. Ci interessa sapere se saranno rispettati vincoli, se sarà come per legge a distanza di 300 metri dalla costa, o, a filo di via Coroglio, con parcheggio alle spalle! E pure, che sarà realizzato anche il progetto del Polo Tecnologico dell’Ambiente, primo intervento sviluppato a Bagnoli da privati, che mira a “realizzare un moderno polo terziario teso a riunire in un’unica sede, le eccellenze nel settore della ricerca scientifica, della sperimentazione progettuale e dell’applicazione industriale, sullo sviluppo e l’evoluzione delle risorse dell’ambiente”.
Noi vogliamo sapere quali aziende vi si insedieranno, che potenzialità avranno e che le belle palazzine tipo residenziali saranno vincolate al solo uso di impresa o incubatore di impresa, come vengono definite, in quanto se vengono meno le aziende non possano diventare ennesime abitazioni!
Vogliamo sapere quale sarà il destino di Nisida in modo chiaro e definitivo!
Che ne sarà dei vecchi edifici della Cementir!
Quante saranno le cosiddette “sottocubature” previste all’interno del Parco Urbano!
La garanzia delle risorse disponibili per realizzare le opere pubbliche!
La garanzia delle risorse disponibili per realizzare le bonifiche!
Le bonifiche e la messa in sicurezza terrestre con quali tecniche, e dove, saranno eseguite e fino a che profondità!
La realizzazione del Parco Pubblico!
Le modalità per la rimozione della Colmata e di tutti gli altri pontili!
Le bonifiche e la messa in sicurezza del fondale marino!
La conservazione e valorizzazione del Pontile Nord!
L’eliminazione dei Lidi e Circoli privati dalla Spiaggia!
La realizzazione della Spiaggia Pubblica!
Il tema della balneabilità!
Sulle strutture e le attrezzature collettive, a che stiamo? E soprattutto le clausole sociali? Il recupero del Borgo Coroglio?
La lettera di Bernardo Mattarella al sindaco commissario: Bagnoli, costi triplicati: servono 232 milioni in più. “Sono state trovate aree ancora contaminate nonostante fossero già oggetto di bonifica e finanche certificate”.
Ma quelli di INVITALIA hanno mai letto la relazione finale del perito Galli, o la sentenza del tribunale?
Hanno scoperto l’acqua calda!