Aprendo ieri l’Annual Meeting di ASSARMATORI, Stefano Messina ha esposto alcuni dati di un’analisi, affidata a Nomisma, dei contenuti del Piano Next Generation EU (risorse destinate all’Italia per 209 miliardi di euro) e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) del Governo italiano.
Due miliardi per rinnovare e rendere green le flotte dei traghetti del corto (500 milioni) e lungo raggio (1,5 miliardi). Oltre un miliardo per lo sviluppo del cold ironing (l’elettrificazione delle banchine) nei porti e 3 miliardi per lo sviluppo della mobilità a idrogeno.
Per Messina una vera e propria virata nella politica marittima italiana. Una sfida, considerando che ogni euro investito nel settore del trasporto marittimo ne genererebbe altri tre nell’economia nazionale. Così come un posto di lavoro creato nello shipping ne attiverebbe circa quattro nelle aree contigue al settore.
Per questi motivi sarebbe necessario, ottemperando alle indicazioni UE, approvare il regime di aiuti del cosiddetto Registro Internazionale Marittimo estendendone i benefici anche ai marittimi arruolati da imprese europee e imbarcati su navi battenti bandiere dell’Unione. Una modifica dell’impianto normativo che porterebbe grandi sviluppi dell’occupazione.
“Stanziamenti degni di un vero e proprio Piano Marshall per la flotta e ampliamento del regime del Registro rappresentano quindi – ha sintetizzato il Presidente Messina – la grande, doppia, occasione per lo sviluppo del settore (il solo traffico crocieristico impatta per 13 miliardi sull’economia italiana generando 120.000 posti di lavoro) e quindi l’innesco di un effetto moltiplicatore sull’economia del Paese”.
Purtroppo, un blackout nella trasmissione in streaming dell’assemblea ha causato l’interruzione dei lavori. Che riprenderanno il prossimo 26 novembre con i medesimi partecipanti.