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Arpac Spazio Ambiente

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Arpac Spazio Ambiente

Gli autori sono, nell’ordine, direttore generale dell’Agenzia regionale per l’ambiente della Campania e direttore responsabile di Gente e Territorio.

Arpac Spazio Ambiente”, la nuova rubrica che si inaugura oggi su Gente e Territorio, si propone come percorso informativo integrato volto alla comunicazione sulle tematiche ambientali della Campania ed alla divulgazione ragionata delle attività istituzionali dell’ARPAC, promuovendo uno sforzo di approfondimento – il più possibile serio ed autorevole – per avvicinare le persone ai problemi del territorio in cui vivono, agevolando la loro comprensione e la scelta dei comportamenti e degli stili di vita più appropriati e responsabili.

Il rapporto tra i cittadini e gli Enti preposti a compiti di tutela ambientale risulta fondamentale. Spesso, infatti, non si ha piena consapevolezza delle competenze e delle reali risorse in campo, della programmazione e dell’interazione fra i vari soggetti dell’azione pubblica, delle difficoltà e dei problemi da superare. In particolare, spesso non si ha contezza di quale sia e di come si svolga in concreto la complessa ed articolatissima attività agenziale e di come questa si rapporti praticamente con il territorio, con i suoi attori pubblici e privati e con le sue criticità.

Tra i compiti dell’ARPAC vi è quello di concorrere, con appropriatezza e puntualità, ad alimentare una corretta informazione ambientale, con finalità sia di conoscenza tecnico-scientifica che di divulgazione, formazione, educazione e sensibilizzazione. La comunicazione ambientale è doverosa ma è particolarmente delicata, perché richiede capacità di inquadramento, assoluta attendibilità e tempestività dei dati da presentare in tempo reale, ma anche oggettività ed equilibrio nella loro interpretazione e rappresentazione al pubblico.

Più specificamente, gli obiettivi di questo nuovo spazio comunicativo sono:

  • diffondere e promuovere le attività dell’ARPAC, inserite nel contesto sociale, ambientale e tecnico-scientifico di riferimento, nei confronti di un bacino di destinatari diversificato rispetto a quello raggiunto con gli strumenti di informazione/comunicazione gestiti in house;
  • approfondire le questioni ambientali del territorio regionale per informare correttamente e sensibilizzare gli utenti, le imprese e gli Enti locali, anche allo scopo di promuovere comportamenti in linea con le esigenze di sostenibilità;
  • offrire dati ambientali precisi, chiavi di lettura utili, conoscenze approfondite, al fine di informare gli utenti e le imprese rispetto al territorio nel quale vivono ed operano;
  • comunicare le funzioni e le competenze dell’Agenzia, a livello territoriale, per permettere a cittadini e Istituzioni di conoscere in modo puntuale “chi fa cosa”, quali sono le risorse in campo, la programmazione e l’interazione fra i vari soggetti coinvolti;
  • rafforzare il rapporto tra gli utenti e l’ARPAC e fra questa e gli altri Enti che assolvono compiti di tutela e salvaguardia ambientale, soprattutto in ambito territoriale locale.

L’Agenzia ha il diritto/dovere di documentare e rappresentare se stessa, di illustrare le proprie attività ed anche i punti di eccellenza di una organizzazione tanto articolata e tecnicamente complessa quanto poco nota all’esterno, all’opinione pubblica ma spesso anche agli operatori ed agli addetti ai lavori. Non solo una rubrica periodica sulle “eccellenze” dell’ARPAC, ma che richiami al tempo stesso in spirito critico ed autocritico le perduranti carenze e soprattutto la oggettiva sottodotazione di risorse finanziarie ed unità tecniche.

Ad esempio, è interessante presentare le strutture territoriali, di campo e di laboratorio, quelle che si occupano della legionella, della radioattività, del monitoraggio dei pollini, dei controlli esterni sulla potabilità delle acque di rete, del monitoraggio della flora fluviale, della qualità dell’aria. Ed ancora dell’inquinamento atmosferico e degli scenari meteoclimatici ma anche di quello acustico ed elettromagnetico, delle acque di balneazione, degli OGM e della metrologia, dell’amianto, delle acque superficiali e sotterranee e degli alimenti, delle bonifiche e dei siti contaminati, dei rifiuti e delle diossine, del consumo di suolo, ecc. (con la certezza di aver dimenticato molte altre cose anche importanti).

La peculiarità dell’Agenzia non è soltanto nell’oggettivo rilievo dei suoi compiti di controllo e monitoraggio, prevenzione e supporto conoscitivo e tecnico-scientifico – attività svolta con grande impegno professionale ma con numeri e risorse limitate – ma risiede anche nella straordinaria varietà e ricchezza dei tematismi trattati, delle articolazioni settoriali, delle competenze e specializzazioni professionali non sempre note al pubblico.

Appare utile illustrare l’articolazione della struttura, quella centrale e quelle territoriali con le loro peculiarità e specificità, la componente amministrativa e quella tecnica nella sua caratterizzazione interprofessionale e multidisciplinare – volta alla integrazione delle competenze e delle qualificazioni – anche facendo parlare dirigenti e funzionari nello specifico delle esperienze più significative, esplorando così le attività svolte ma anche le potenzialità ancora inespresse.

L’Agenzia ha però il dovere di non essere autoreferenziale (se la canta e se la suona, come suol dirsi) ma piuttosto di confrontarsi – anche in forma dialettica – con i mondi, i settori e le esperienze esterne che con essa interagiscono, nei relativi ambiti di competenza, sviluppando il più ampio ed articolato confronto possibile su tutti i temi di interesse, pur nel rispetto dei relativi ruoli e della distinzione delle responsabilità. Ci ripromettiamo quindi una esplorazione nella trasversalità della materia ambientale – se non un vero e proprio viaggio -, ad esempio nella galassia delle associazioni e sensibilità ambientaliste, tra i parchi nazionali e regionali, tra i vari e tanti stakeholders, come gli operatori delle grandi infrastrutture (porti, aeroporti, assi autostradali e viari) ma anche delle categorie, dei gruppi associativi, delle istituzioni di settore.

E’ altresì importante promuovere una continua contaminazione con la comunità scientifica – strutture universitarie, enti di ricerca, istituti e dipartimenti – con la comunità professionale, attraverso gli Ordini, con gli enti territoriali tra amministratori e sindaci, con le istituzioni statali (dalle prefetture ai vigili del fuoco, dai carabinieri forestali al reparto specializzato dei NOE) sino all’ampia ed articolata comunità scolastica di istituti, docenti e studenti. Ed ancora, con il metodo del dialogo e dell’approfondimento dialettico, risulta stimolante sviluppare i collegamenti interdisciplinari dell’ambiente con la fondamentale branca della sanità, delle sue aziende e dipartimenti di prevenzione, con le strutture dell’agricoltura e della pesca, con le attività industriali e produttive, con la protezione civile, con le azioni infrastrutturali, con la valorizzazione turistica del territorio, delle sue comunità e delle sue eccellenze (vedi Procida capitale della cultura 2022).

Un’attenzione particolare sarà rivolta alla continua evoluzione degli scenari normativi e tecnico-scientifici di livello regionale, nazionale ed europeo, alla produzione amministrativa e regolamentare ma anche al dibattito dottrinario ed alla pubblicistica sui temi ambientali, al fine di un continuo aggiornamento delle tematiche e dei relativi approfondimenti. Il tutto ovviamente con riferimento alle spiccate peculiarità territoriali della Campania, la terza regione d’Italia per popolazione e la prima per densità demografica oltre che per concentrazione di emergenze ambientali – nei precedenti lustri – ma anche scrigno di pregio naturalistico e paesaggistico e con uno sguardo rivolto all’orizzonte del sistema nazionale delle agenzie ambientali, anche rapportandosi costantemente alle esperienze, ai problemi ed ai risultati di altre realtà territoriali.

Il percorso che si inaugura oggi – e che vede Gente e Territorio media partner dell’Agenzia – racchiude infinite potenzialità, marcando una presenza informativa costante ed assidua, sostanziata anche di video ed eventi, con il coinvolgimento degli addetti ai lavori e con uno sguardo attento rivolto a processi di formazione interattiva con tutti i mondi collegati.

L’Agenzia, nel suo rinnovato sforzo di comunicazione, può contare su qualificati funzionari e professionisti della materia, anche opportunamente avvalendosi di apporti specializzati nel settore ambientale, per arricchire e potenziare la propria proposta comunicativa ed informativa.