L’Autore è direttore tecnico ARPAC.
In data 1° febbraio 2024 il dott. Marro, in qualità di Direttore Tecnico di ARPAC, a margine del Consiglio Federale del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (SNPA), ha partecipato ad Assisi, insieme ai rappresentanti delle Agenzie per la protezione ambientale, ad un incontro durante il quale si è discusso del messaggio di Papa Francesco sulla tutela del creato e del ruolo svolto dalle agenzie ambientali di tutta Italia. All’evento, al quale hanno partecipato tra l’altro anche il Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, con un video messaggio e la viceministra Vannia Gava, in collegamento streaming, è stata più volte citata l’enciclica del Papa “Laudato Si” e l’esortazione “Laudate Deum” le quali richiamano l’uomo e le istituzioni a tutelare il nostro pianeta rallentando ed invertendo le gravi modificazioni indotte, soprattutto negli ultimi decenni.
Alcuni passaggi dei documenti del Pontefice riguardano in qualche modo anche le Agenzie per la Protezione dell’Ambiente. Per esempio l’appello di Papa Francesco in merito agli “atteggiamenti che ostacolano le vie di soluzioni vanno dalla negazione del problema all’indifferenza, alla rassegnazione o alla fiducia cieca nelle soluzioni tecniche”.
Ed ancora, il Santo Padre lamenta che l’ingegno utilizzato per lo sviluppo tecnologico non è accompagnato da un analogo impegno per risolvere le gravi difficoltà ambientali stimolando tutti a “sviluppare normative, procedure e controlli più rigorosi, per contrastare i danni ambientali”.
Ma, il brano più incisivo per le ARPA riguarda il fatto che come recita Sua Santità “la protezione ambientale non può essere assicurata solo sulla base del calcolo finanziario di costi e benefici. L’ambiente è uno di quei beni che i meccanismi del mercato non sono in grado di difendere o di promuovere adeguatamente”.
Le esortazioni del Pontefice rappresentano uno stimolo per rafforzare ulteriormente il ruolo fondamentale esercitato dalle ARPA di produttore di dati ambientali necessari per orientare le scelte dei decisori politici e favorire l’adozione di azioni indispensabili di politica ambientale.
All’incontro di Assisi sono stati registrati numerosi ed interessanti interventi. Per brevità si richiamano quello della teologa suor Roberta Vinerba, direttrice dell’Istituto superiore di Scienze religiose di Assisi che ha richiamato l’attenzione su falsi ideali della civiltà moderna spesso orientata al consumo esagerato, allo scarto ed all’individualismo e del presidente di ISPRA ed SNPA, il quale, richiamando le parole del Vicario di Cristo, ha evidenziato come gli effetti dei cambiamenti climatici si ripercuotono soprattutto sui soggetti economicamente e socialmente più fragili, pur essendo coloro che meno contribuiscono alle crisi climatiche.
Vari interventi di alcuni Direttori delle ARPA hanno rimarcato la mission istituzionale del Sistema nell’assicurare costantemente monitoraggi ambientali, controllo delle fonti di pressione, supporto tecnico nei procedimenti autorizzatori e divulgazione dei dati ambientali.
Siamo sicuri che le parole del Papa e l’evento di Assisi lasceranno un solco incancellabile nelle nostre coscienze orientando i nostri comportamenti futuri, come cittadini, ma soprattutto come uomini delle istituzioni.