L’Autore è Direttore Generale di Arpa Campania.
Martedì 5 novembre ad Avellino, nella sede storica della Camera di Commercio Irpinia-Sannio in Piazza Duomo, abbiamo svolto un workshop di presentazione di un protocollo d’intesa recentemente stipulato tra l’Ente camerale – rappresentato dal Commissario straordinario, avv. Jimmy Pettrone – e l’Agenzia per la protezione dell’ambiente della Campania, mirante a sviluppare attività formative e informative dedicate al sistema delle imprese in tema di sostenibilità ambientale.
La collaborazione resa da Arpac in sinergia con la Camera di Commercio di Avellino e Benevento si svilupperà in via sperimentale su procedure e normative afferenti una serie di aree tematiche di interesse delle aziende, che spaziano potenzialmente dalle autorizzazioni ambientali (AIA) alle certificazioni di qualità, dalla bonifica dei siti contaminati alla corretta gestione dei rifiuti – anche in vista della prossima implementazione del sistema RENTRI (Registro elettronico nazionale sulla tracciabilità dei rifiuti) – ed alle procedure dell’end of waste (cessazione della qualifica dei rifiuti), all’insegna dei principi dell’economia circolare e della transizione ecologica.
Le attività di ARPAC non sono solo di controllo e monitoraggio ambientale ma anche di formazione e di informazione. La nostra Agenzia ambientale è interessata a sviluppare progetti innovativi che consentano di promuovere una più avanzata cultura e preparazione ambientale degli operatori economici e delle aziende, da supportare per quanto possibile nell’orientamento verso una gestione sostenibile delle risorse, dei processi produttivi e dei rifiuti con l’adozione di sistemi e pratiche virtuose da valorizzare e socializzare.
Siamo oggi nel contesto sfidante degli obiettivi di Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile ma, soprattutto, della crescente interconnessione tra dinamiche ambientali, sociali ed economiche da cui è scaturito il concetto di Educazione allo Sviluppo Sostenibile (ESS), che non riguarda più solo l’ambiente ma anche economia e società nei loro sempre più intensi intrecci.
Il percorso di collaborazione con le Camere di Commercio è iniziato da tempo risalente, in particolare con l’istituzione del Modello Unico di dichiarazione ambientale (1994) che, attraverso la raccolta annuale dei dati sui rifiuti speciali prodotti, ha rappresentato il primo passo per garantire maggiore trasparenza e tracciabilità nella loro gestione. La Camera di Commercio svolge un ruolo istituzionale importante anche in questo ambito supportando le aziende nelle modalità relative all’albo gestori ambientali, per il MUD, il registro nazionale sistemi di gestione rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), il registro nazionale sistemi di gestione rifiuti pile e accumulatori, il registro nazionale gas fluorurati.
Arpa Campania dal 2005 gestisce al proprio interno la sezione regionale del Catasto Rifiuti, egregiamente diretta dall’ing. Alberto Grosso, che elabora i dati messi a disposizione dalle Camere di Commercio trasformandoli in una base informativa essenziale per la pianificazione regionale e nazionale dei rifiuti urbani e speciali. La sezione regionale del catasto (SRCR) utilizza un data base centralizzato ed informatizzato, in cui sono inserite ed elaborate organicamente le informazioni disponibili sulla base degli atti autorizzativi, gli elenchi degli impianti di gestione dei rifiuti autorizzati mediante procedura semplificata desunti dai siti istituzionali degli Enti competenti, dei MUD e dell’applicativo ORSO (Osservatorio rifiuti sovraregionale). Il Catasto rifiuti ha lo scopo di favorire la raccolta in un sistema unitario, articolato su scala regionale, di tutti i dati relativi ai soggetti produttori e smaltitori di rifiuti, esprimendo competenze di significativo interesse per le imprese su cui gravano adempimenti impegnativi.
L’Agenzia ambientale non si limita ad assicurare il supporto tecnico agli enti preposti ad esercitare i necessari e sistematici controlli sulle attività delle aziende e dei sistemi produttivi ma è costantemente disponibile -attraverso canali e modalità oggettive e trasparenti- a svolgere azioni di accompagnamento con i propri tecnici esperti mediante linee guida, studi di settore, confronti e sessioni formative ed informative sulle aree tematiche di competenza e, in particolare, ai fini di una gestione corretta ed efficace dei rifiuti.
Si rende opportuno un ruolo cooperativo di accompagnamento, oltre all’esercizio dei controlli di conformità normativa, per l’avvio e l’implementazione del nuovo Registro Elettronico Nazionale sulla Tracciabilità dei Rifiuti (RENTRI), che dovrebbe diventare pienamente operativo nei primi mesi del prossimo anno. La tracciabilità dei rifiuti consiste sostanzialmente nella capacità di ricostruirne il flusso dal sito di produzione a quello di trattamento ed il nuovo sistema RENTRI, succeduto a SISTRI, dovrebbe consentirne una tracciabilità digitale più accessibile e coordinata, sburocratizzandone le modalità ed accrescendo la trasparenza.
Il concorso di Arpac si estende ai procedimenti relativi all'”end of waste” (cessazione della qualifica di rifiuto), di crescente interesse per le imprese che puntano al recupero ed al reimpiego dei materiali di scarto ed in linea con i principi dell’economia circolare, laddove l’Agenzia concorre alla produzione ed applicazione delle linee guida – sviluppate in ambito di Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente SNPA – formulando orientamenti utili alle imprese per la corretta redazione della documentazione necessaria. Arpac rende parere obbligatorio per ogni specifica fattispecie di end of waste, assicurando che le aziende rispettino i criteri stabiliti dalle normative statali ed euro-comunitarie, parere che risulta centrale nel procedimento autorizzatorio in quanto garantisce che i materiali recuperati integrino gli standard di qualità e sicurezza richiesti.
L’Agenzia interviene nelle complesse fasi istruttorie di molteplici procedimenti e subprocedimenti autorizzativi – oggi coordinati in parallelo e non più in sequenza attraverso la contestualizzazione che avviene nell’ambito della conferenza di servizi- e, in particolare, delle autorizzazioni integrate ambientali (AIA), esprimendo un parere tecnico determinante per l’approvazione dei progetti di cui opera la verifica di conformità alle normative tecnico-ambientali.
Un ulteriore ambito di proficua collaborazione può essere rappresentato dal supporto reso da ARPAC nelle procedure statali per le certificazioni ambientali, come la registrazione EMAS, che attribuiscono un valore aggiuntivo alle imprese che, per risultare più competitive ed orientate all’internazionalizzazione, intendono attestare il proprio impegno, così come sempre maggiore valenza assumono i bilanci di sostenibilità ambientale delle aziende.
Risultano in fase di approfondimento le potenzialità applicative del recentissimo decreto legislativo 103/2024, in materia di semplificazione dei controlli, che introduce misure essenziali per snellire e rendere più efficaci le ispezioni – con l’obbligo per le amministrazioni di consultare ed aggiornare il fascicolo elettronico d’impresa prima di ogni controllo – riducendo la duplicazione delle attività ispettive ed assicurando che esse si sviluppino sulla base di un quadro aggiornato e razionalizzato, mediante un approccio proporzionato e tarato sul profilo di rischio aziendale.
In definitiva Arpa Campania è impegnata in un’azione integrata, attraverso ogni possibile iniziativa in costante collaborazione con la Camera di Commercio, ad offrire supporto formativo agli operatori ed alle imprese, anche facilitando un accesso semplificato ai nuovi strumenti digitali, con l’obiettivo di orientare i settori produttivi verso l’allineamento alle migliori pratiche di gestione e sostenibilità ambientale, con benefici di carattere generale.