“Ora gioiosa, ora malinconica, libera, solare, Daphne – protagonista di questa appassionata trama – sorge dalle acque notturne dell’Averno infernale e giunge a Giannatale come un dono vesuviano che lui non aspettava più. E sotto i passi danzanti della giovane archeologa, tutta la polvere del passato, tutte le pesantezze del quotidiano volano via come per incanto, nella sublime armonia che gli amanti ci fanno vivere. «Schifano è uno scrittore lirico. E fisico, nel senso che le sue parole producono un effetto fisico, trovano la propria fonte nella natura e nei legami carnali. È forse per questo che il suo romanzo è così incandescente» ha scritto Mohammed Aïssaoui su Le Figaro littéraire”.