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Alla Reggia di Portici, “Cunti dell’uerco”. La donna capro espiatorio.

by Redazione
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Sala della Flora della Reggia di Portici, domenica 26 novembre: Cunti dell’uerco. Ovvero storie del maschio nella narrativa napoletana. Per la drammaturgia di Ciro Burzo e la regia di Gennaro Maresca.

Nella favolistica e nella narrativa campane è assodata la potenza maschiocentrica: che sia un principe o un orco, la donna, come da copione, diventa oggetto, capro espiatorio, schiava del desiderio, pedina di un gioco i cui protagonisti sono inevitabilmente maschili. (…) Nell’era contemporanea si assiste a una triste e purtroppo scontata continuità, con la macabra differenza che vede spettacolarizzata la realtà del femminicidio. Cunti dell’uerco si propone di aprire un varco di riflessione tra l’antico e il moderno, tra canti e cunti, favole antiche e orridi racconti (…) Nonché occasione per affidare all’Arte, e al teatro in particolare, il valore di una presa di posizione e di una assunzione di consapevolezza, così come i più recenti fatti di cronaca impongono di fare, allo scopo di costruire, sviluppare, nutrire nuovi modi di pensare, agire, relazionarsi all’altro”.