Il Molo Trapezoidale, sino a pochi mesi fa additato da molti come vetrina del degrado del porto di Palermo, diventerà un parco urbano-portuale. Su un’area di 26.000 metri quadrati saranno realizzati un laghetto urbano, un auditorium, un anfiteatro panoramico da 200 posti e un Parco archeologico. Quest’ultimo, con la liberazione delle aree del Castello a Mare, si candida a diventare sito Unesco, inserito nel “Percorso Arabo-Normanno”, già parte della Heritage List.
Lo scorso 30 ottobre la posa della prima pietra, insieme all’inaugurazione del nuovo terminal aliscafi per le Eolie e Ustica e di una nuova banchina. Per completare le opere (200 nuovi posti di lavoro e circa 25 milioni di euro di investimento) si prevede di impiegare un anno e mezzo.
E non sono i soli lavori in corso o recentemente ultimati nel porto di Palermo: l’escavo dei fondali del bacino Crispi 3 e il connesso consolidamento della diga foranea, che termineranno il prossimo gennaio; il bacino di carenaggio; il bacino da 150 mila TPL; la ristrutturazione della Stazione Marittima. Nel porto di Termini Imerese: il completamento del molo foraneo di sottoflutto e di sopraflutto; i lavori di dragaggio e quelli di consolidamento della diga foranea.